Juric torna sul luogo del delitto
dopo Napoli-Verona di maggio

Ivan Juric, allenatore del Torino
Ivan Juric, allenatore del Torino
Lunedì 11 Ottobre 2021, 18:14 - Ultimo agg. 12 Ottobre, 09:03
2 Minuti di Lettura

L'assassino torna sempre sul luogo del delitto. Napoli-Verona, una partita choc per la quale i tifosi azzurri per mesi hanno aspettato una risposta, una spiegazione, su quel pareggio che costò la Champions a favore della Juventus. Qualche giorno fa proprio Ivan Juric, nel frattempo passato al Torino, tornò a parlare di quella nefasta ultima partita del campionato scorso. Lo fece alla vigilia del derby, poi perso 1-0 nel finale, con la Juventus. «Allegri non deve ringraziarmi per il pareggio di Napoli - disse - perché feci tutto solo per il Verona: ero l’allenatore dell’Hellas e pensavo soltanto alla mia squadra. Sono molto orgoglioso della prestazione di quel giorno e non me ne pento, anzi… La cultura sportiva per me è sacra. Dare il massimo in ogni partita e in ogni allenamento è l’unico modo di essere uomo».

Juric spiegò che «solo dando sempre il massimo si può essere moralmente integri. Sono tutt'ora molto orgoglioso di come i miei calciatori affrontarono quella partita», altre parole che sottolinearono che quella non fu una classica partita di fine stagione. Niente remi in barca, c'era un avversario prestigioso come il Napoli da incontrare. «Per me la cultura sportiva è sacra, l’ho imparato da Gasperini: non mi pento, assolutamente: sono orgoglioso di come l’Hellas ha giocato quella gara.

L'ho fatto solo per l’Hellas che è la società per cui lavoravo in quel momento e, ripeto, sono orgoglioso per come la mia squadra giocò quella partita». 

Con il Torino non sta facendo meraviglie. I granata aprono la parte destra della classifica, undicesimi a 8 punti. Non vincono da tre giornate. E una sconfitta a Napoli sarebbe comunque pesante per la truppa del tecnico croato. Lui si affida a Belotti, sperando di recuperarlo in vista della sfida al Maradona Stadium, domenica alle 18. Intanto c'è da vedere come sarà accolto dai tifosi azzurri, che non hanno dimenticato lo sgarbo di fine maggio. Così come si spera che, soprattutto, non l'abbiano dimenticato i giocatori.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA