Osimhen vola con il Napoli: «Bel gol ma conta solo vincere»

«Non metto mai i miei obiettivi individuali davanti a quelli di squadra»

Il colpo di testa vincente di Osimhen
Il colpo di testa vincente di Osimhen
di Roberto Ventre
Domenica 13 Novembre 2022, 08:00 - Ultimo agg. 14 Novembre, 07:31
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Osimhen vola con il Napoli: impatta benissimo di testa il cross di Elmas e segna il suo nono gol in campionato, decimo stagionale, l'ottavo da quando è tornato in campo dopo l'infortunio muscolare accusato nel match in Champions League contro il Liverpool al Maradona. Victor si conferma fenomenale nel gioco aereo (chiude il 2022 con 8 gol di testa, dietro solo a Kane del Tottenham a quota 9, nei cinque campionati più importanti d'Europa) e trascina la squadra con una prestazione straordinaria. «Sono molto felice per questa partita, una partita intensa soprattutto per il loro ritorno nel finale. Nessuna gara è facile, dobbiamo continuare a vincere e farlo giocando di squadra come facciamo sempre», ha detto descrivendo poi il suo secondo gol consecutivo di testa dopo a quello a Bergamo contro l'Atalanta. «Ringrazio Elmas mi ha dato una grande palla. Sono contento per il gol ma più di tutto per il contributo che riesco a dare alla squadra e per quello che diamo in modo collettivo».

Osimhen insiste sull'importanza degli obiettivi da raggiungere con il Napoli. «Non metto mai i miei obiettivi individuali davanti a quelli di squadra. È un gioco di gruppo e solo così si può vincere, da soli non si va da nessuna parte. Se dovessi vincere la classifica cannonieri sarei felice ma per prima cosa voglio vincere il trofeo con questa squadra».

E il Napoli ha chiuso in testa alla sosta per il Mondiale. «Spero che i miei compagni che vanno al Mondiale facciano bene. La sosta non è un problema: ci riposeremo un po' e poi ripartiremo a lavorare». 

Altro grande protagonista del 3-2 sull'Udinese è stato Eljif Elmas che ha segnato un gol bellissimo, il secondo in sette giorni dopo quello a Bergamo con l'Atalanta, il terzo in campionato con quello al Lecce. «Ho visto Anguissa che mi poteva dare la palla e il difensore andare un po' veloce, gli ho fatto la finta e poi sono andato sotto la curva perché volevo festeggiare con i tifosi», ha raccontato a fine partita Elmas che poi ha aggiunto. «Queste giocate sono importanti, le facevo anche quando ero più piccolo. Certe volte le provo, così come le prova Kvaratskhelia e ne sono felice». E il macedone parla del compagno di squadra georgiano. «La concorrenza di Kvaratskhelia fa bene? È bello quando c'è concorrenza, questo può fare meglio tutti e due e al club: speriamo di fare sempre bene per il club e per i nostri tifosi». Decisivo anche contro l'Udinese, quindi, un'altra prestazione molto convincente del macedone che è arrivato alla presenze numero 20 in stagione: in campionato ha saltato solo una volta un match, quello contro la Cremonese in cui è rimasto in panchina e sei su sei sono state le sue presenze in Champions League. «Gara ottima, poi dopo il secondo gol subito negli ultimi minuti abbiamo avuto un po' di paura: tre punti importantissimi», ha spiegato il macedone aggiungendo. «Io cerco sempre di fare bene in allenamento e non di fare polemica sui social. Ho sempre creduto in me, aspettavo il momento da titolare». Elmas ha poi parlato delle differenze con l'anno scorso. «Sappiamo che c'erano tutti campioni, c'erano giocatori fortissimi, il gruppo di prima era buonissimo, ma era difficile, non so come dirlo. Ora siamo uniti, siamo una famiglia, cerchiamo di fare bene, chi gioca lo fa sempre con lo stesso atteggiamento. Non ci sono differenze, ma forse c'è più carattere nei giovani. Ma nell'altro gruppo c'erano campioni, non dimentichiamolo». E dice che è vietato pronunciare la parola scudetto. «Nello spogliatoio qualcuno la pronuncia? No no, ancora no. Dobbiamo fare un buon lavoro sul campo, quello che ci dice il tecnico. Niente di più».

 

Prima della perla di Elmas c'è stata quella di Piotr Zielinski, la rete del 2-0 del Napoli firmata dal polacco con un destro a giro bellissimo all'incrocio dei pali: il secondo gol consecutivo dopo quello messo a segno contro l'Empoli, due reti contro due ex squadre segnate da Piotr che si conferma uomo determinante nel Napoli di Spalletti. In campionato di reti ne ha firmate tre tenendo presente anche quella contro il Verona nel match di esordio al Bentegodi e tre in Champions League, la doppietta al Liverpool al Maradona e la rete all'Ajax ad Amsterdam. Zielinski sempre presente, 21 partite su 21 finora, è stato anche preziosissimo con 7 assist: un rendimento alto in questi primi tre mesi e mezzo, una grande prima parte di stagione dopo aver chiuso in calo quella scorsa. Ha ritrovato continuità e nel 4-3-3 da mezzala sinistra può esibire al meglio le sue qualità perché ha la possibilità di attaccare negli spazi e nello stesso tempo riesce a coprire con efficacia in fase difensiva. 

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