Osimhen e Mertens,
ecco il salvagente di Gattuso

Osimhen e Mertens, ecco il salvagente di Gattuso
di Bruno Majorano
Martedì 26 Gennaio 2021, 08:30
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L'ultima volta insieme si erano visti a Bologna. Era l'8 novembre del 2020. Dopo 77 giorni si sono ritrovati in campo, ma stavolta non è stata subito magia. Dries Mertens e Victor Osimhen, con i loro rientri in campo, hanno rappresentato l'unica nota positiva della nefasta trasferta a Verona del Napoli. Erano mancati eccome. Perché il 4-2-3-1 è un abito che Gattuso aveva cucito addosso alla sua squadra proprio per far coesistere le sue due stelle offensive. Il vecchio e il nuovo con quello che non sarebbe dovuto essere un passaggio di testimone, ma una fortunata partnership.

Il primo ad issare bandiera bianca era stato Osimhen. Era andato ko lo scorso 13 novembre con la maglia della sua nazionale: lussazione della spalla e tempi di recupero che lì per lì sembravano lunghi, ma non lunghissimi. Alla degenza per i postumi di una spalla che sembrava non volerne sapere di rientrare a posto, si è aggiunto il Covid. È risultato positivo il primo gennaio di quest'anno e il primo tampone negativo è arrivato solo alla vigilia della partita contro il Parma. In tempo utile per mettersi in viaggio con la squadra e dichiararsi disponibile a uno spezzone di gara a Gattuso. Rino lo avrebbe preservato ancora un po' con piacere, ma l'evolversi (tutt'altro che positivo) dei fatti al Bentegodi lo ha costretto ad accelerare l'inserimento dell'attaccante. Nel 25' di Verona, però, non si è vista la falcata che prima dell'infortunio aveva incantato Napoli e i napoletani. I 77 giorni di lontananza dal campo si sono fatti sentire e la condizione fisica non è ancora ottimale.

Eppur si muove, che dopo oltre due mesi di inattività è già una bella notizia, almeno per ritornare a sorridere visto che Victor dovrà recuperare con gli interessi il tempo perso. Il suo score, alla prima stagione in serie A, recita appena 2 gol segnati: troppo poco per giustificare gli 80 milioni versati in estate dal Napoli nelle casse del Lille.

 

Ma c'è tutto un girone di ritorno per invertire il trend e rimettere in asse i numeri dei gol con quelli dei soldi spesi. L'idea tattica di Gattuso non cambia, tanto più che è tornato a disposizione anche Mertens. Il belga si era infortunato alla caviglia lo scorso 16 dicembre contro l'Inter e si era rivisto, appena per qualche minuto, nel comodo 6-0 di domenica scorsa contro la Fiorentina: 33 giorni dopo l'ultima volta. Anche a Dries, Gattuso ha chiesto uno sforzo extra a Verona, inserendolo per i 25' finali nel tentativo - vano - di rimettere in piedi la partita. Il belga, come il nigeriano, è apparso ancora fuori forma, ma soltanto giocando può sperare di tornare quello di un tempo. Il suo compito, infatti, è duplice: innescare la velocità di Osimhen e inserirsi alle sue spalle nelle praterie lasciate dagli avversari per inseguire la gazzella azzurra. Il tutto, ovviamente, partendo dalla posizione di trequartista, proprio alle spalle di Osimhen. Nelle 6 gare giocate insieme dal primo minuto (la settima è quella di Parma, quando Osimhen entrò dalla panchina spaccando la partita), i due non hanno mai segnato insieme. Due gol Osimhen e uno Mertens, sempre in partite diverse e senza mai servirsi l'assist vincente. Poco male. È questo il momento di trovare il feeling e riportare il Napoli in corsa Champions a suon di gol.

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