Rapinato Ounas, quando un bandito
disse a Insigne: «Dedicami un gol»

Rapinato Ounas, quando un bandito disse a Insigne: «Dedicami un gol»
Domenica 19 Dicembre 2021, 08:30 - Ultimo agg. 19:39
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Adam Ounas rapinato sotto casa a mano armata. Uno choc per l'algerino. Qualche giorno fa a subire una rapina in casa è stato l'ex giocatore napoletano Antonio Di Natale. I calciatori spesso sono nel mirino di atti violenti. Per quanto riguarda gli altri azzurri lo stesso Lorenzo Insigne, nel febbraio del 2016, fu rapinato in città. A viale Gramsci, vicino Mergellina, a mezzanotte di sabato. Il capitano era nella sua Bmw con amici e la moglie Jenny quando due rapinatori in scooter lo affiancarono e, pistole in mano, si fecero consegnare Rolex, contanti, due bracciali con diamanti. E uno dei due malviventi, nel fuggire, urlò al fantasista: «Dedicami un gol lunedì a Firenze». Per la cronaca Insigne non segnò e il Napoli pareggio al Franchi con rete di Cavani. 

Nottata da incubo, dopo una serata di felicità, per Arek Milik nell'ottobre 2018. Prima la vittoria con il Liverpool in Champions al 90’ con gol di Insigne. Quindi la rapina a Varcaturo: modalità di rito, il polacco in auto, mentre tornava a casa, fu affiancato da uno scooter con due malviventi a bordo. I due picchiarono al finestrino dell'auto e si fecero consegnare dall'attaccante il Rolex Daytona. 

Nel novembre del 2019 il famoso ammutinamento dopo la gara Champions con il Salisburgo. Qualche giorno dopo ladri entrarono nella casa di Allan. La famiglia era in casa, al piano superiore. I ladri svaligiarono quello inferiore. La moglie del brasiliano, si lasciò andare a in duro sfogo su Instagram. «Credo che adesso si stia davvero esagerando e io non ne posso più - scrisse - prima mio marito viene attaccato non per quello che fa in campo, ma per presunte accuse create ad arte da chi vuole distorcere la verità e poi io vengo ogni giorno insultata sui social con parole dispettose, questa settimana anche mentre faccio la spesa. Ieri sera si aggiunge questa paura enorme!». Il resto è storia. Per Allan fu l'ultimo anno a Napoli, per poi trasferirsi in Inghilterra. 

Andando indietro nel tempo inquietante la rapina subita a maggio 2009 da Marcelo Zalayeta: l’attaccante uruguaiano fu addirittura narcotizzato, insieme alla sua famiglia, con i ladri che agirono indisturbati nella sua villa di Pozzuoli, sottraendogli un auto e gioielli per oltre 30mila euro, oltre ad alcuni trofei vinti quando era alla Juventus. Furto in casa anche per Edinson Cavani nell'ottobre del 2011: nella sua abitazione non c’era nessuno (il Matador era impegnato con l'Uruguay) e furono prelevati gioielli e maglie da gioco. L’allora moglie Soledad decise di cambiare casa dopo quell'episodio ed infatti i Cavani traslocarono a Napoli a via Tasso. Nell’appartamento di via Manzoni del difensore Federico Fernandez (mentre l’argentino era impegnato con gli azzurri a Cagliari) entrarono alcuni ladri nel dicembre del 2013, sottraendogli un pc e alcune maglie. Furti in casa anche per Juan Camilo Zuniga qualche mese dopo e a giugno scorso per il napoletano Luigi Sepe, di ritorno dal prestito col Parma (a cui è stato poi ceduto) e non in abitazione al momento del reato.

La moglie si sfogò sui social.

Anche Marek Hamsik fu rapinato: ben due volte. In un caso gli fu restituito il maltolto. Nel 2008 Marekiaro fu derubato del Rolex di 25mila euro, ritrovato però il giorno dopo. Poi per l’ex capitano un'altra rapina e una anche a sua moglie Martina, a cui derubarono l’auto. Fu ritrovata il giorno dopo anche la BMW rubata a Posillipo a Russotto. Vaon Behrami subì due rapine in pochi mesi: minaccia con pistola e via Rolex e auto. Ed è rimasto celebre il suo tweet: «Ora mi sono rotto». Però in quel caso, a seguito di una indagine della Direzione Distrettuale Antimafia, le dichiarazioni del pentito Salvatore Russomagno rivelarono che quelle rapine sarebbero state opera di gruppi di tifosi con l’intento di punire i giocatori rei di non voler partecipare alle manifestazioni organizzate dagli stessi sostenitori. 

Un capitolo a parte meritano le mogli dei giocatori, anche loro spesso nel mirino dei malviventi. Detto della consorte di Hamsik (derubata della BMW X6), anche l’ex moglie di Cavani subì una rapina (orologio Piaget di 18mila euro poi ritrovato in un sottoscala). Lo stesso dicasi per le mogli di Fideleff e Aronica, entrambe costrette a consegnare ai malviventi le rispettive auto. Vittima di una rapina anche Yanina Screpante, l’ex fidanzata di Ezequiel Lavezzi: nel novembre del 2011 fu derubata, a via Petrarca, dell’orologio Rolex e su Twitter insultó la città, salvo poi scusarsi. In quel caso De Laurentiis provo a difendere Napoli, definendo «imprudente» la modella e dicendo «Napoli non è però violenta».

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