Napoli, la parabola di Petagna
(che ora non vuole tornare in panchina)

Napoli, la parabola di Petagna (che ora non vuole tornare in panchina)
di Bruno Majorano
Martedì 26 Gennaio 2021, 14:57 - Ultimo agg. 15:00
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Altro che bomber di scorta. L'etichetta di docidesimo uomo se l'è tolta di dosso dopo pochissimo. Perché Andrea Petagna non ha mai pensato di essere arrivato a Napoli con l'idea di fare la riserva. Certo, ha avuto fin da subito la consapevolezza di doversi giocare ogni settimana un posto da titolare con gente del calibro di Mertens e Osimhen, ma sempre con la convizione di avere mezzi e voglia per convincere Gattuso.

A dargli una mano, poi, ci hanno senza dubbio pensato gli infortuni degli altri pretendenti, ma non per questo le sue presenze sono arrivate solo per grazia ricevuta. L'impegno, infatti, rappresenta il suo pane quotidiano. Non si è mai risparmiato, non ha mai tirato indietro la gamba in un solo allenamento. E grazie alla sua costanza e al suo impegno ha convinto Gattuso. D'altra parte 25 presenze totali fin qui non si raggiungono per caso. E poi sono arrivati i gol: 4 in campionato e 1 in Europa League, bottino arricchito anche dai 3 assist che certificano le sue doti di uomo squadra. Anche a Verona, quando Osimhen e Mertens erano disponibili, ma non ancora al top della condizione, Andrea ha stretto i denti, si è messo a disposizione dell'allenatore e nonostante qualche problemino fisico si è messo a fare sportellate lì davanti con la difesa avversaria. È uscito a metà della ripresa con una piccola smorfia di dolore, quella che si trascinava dietro da inizio partita, ma non per questo ne aveva condizionato la prestazione. Perché la generosità è il suo punto di forza. Non se la sente di dire «No mister, oggi non ce la faccio», anzi, butta sempre il cuore oltre l'ostacolo. Ecco perché anche ora che Mertens e Osimhen (i titolari) sono tornati, Petagna non ha alcuna intenzione di finire in naftalina, anzi. Continuerà a dare il 200 per cento in allenamento per convincere Gattuso a puntare ancora su di lui.

A partire dalla gara con lo Spezia in Coppa Italia giovedì sera. Lui che proprio in campionato, entrando dalla panchina, aveva sbloccato la sfida di campionato poi persa in rimonta contro i liguri. 

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