Il ragazzo che non è più un ragazzino prova a uscire dall’ombra di un altro e da quella di sé, non piccola. Si ha l’impressione che per Giacomo Raspadori sia questo un altro momento decisivo, dopo un mese trascorso con addosso un vestito fastidioso, da riserva, all’ombra di un gigante: con l'Albania, anche senza trovare il gol, Rasp è stato protagonista con un assist per Grifo e alcune giocate speciali. Non ha segnato, peccato. Ci riproverà, magari, con l'Austria. I suoi gol decisivi sono stati tutti realizzati in trenta giorni, tra quello al Lecce, quelli in Champions e quelli con l’Italia a Inghilterra e poi all’Ungheria. Ora è ancora la Nazionale che lo rimette là al centro dell’attacco, dove più gli piace stare, titolare stasera con l’Albania: perché con Mancini, adesso, ha quel posto garantito che con il Napoli non ha.
I conti tornano, sia chiaro, perché quando Jack ha detto di sì a De Laurentiis sapeva cosa lo attendeva.