Napoli, quegli anticipi di Koulibaly
che fanno sentire i napoletani a casa

Napoli, quegli anticipi di Koulibaly che fanno sentire i napoletani a casa
di Anna Trieste
Venerdì 30 Ottobre 2020, 08:00
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Per comprendere meglio il peso della vittoria di ieri del Napoli con la Real Sociedad non è sufficiente pensare alla brutta sconfitta nell'impegno europeo precedente con gli olandesi dell'Az Alkmaar (sì lo so che non è necessario scrivere pure Alkmaar però a me mi piace assai e lo voglio mettere lo stesso, vabbuò?). Ricondurre il tutto solo a questo o alla incutente timore posizione dell'avversario nella Liga sarebbe francamente riduttivo oltre che segno di scarsa memoria storica. Bisogna infatti partire da più lontano e precisamente dal presupposto che quando un napoletano sa che la propria squadra deve affrontare in una competizione europea una squadra basca che sta solo a un'ora di macchina da Bilbao fa tecnicamente quelli che in letteratura scientifica e medica vengono definiti i vermi. Uno dice squadra basca e il pensiero del napoletano va subito a quell'abbraccio mortale tra Maggio e Britos e ai conseguenti giorni e mesi passati a cercare di dimenticarlo.

 

Ora, di fronte a un tale stato d'animo dei tifosi, è chiaro che la seggiata con cui Politano ha portato gli azzurri in vantaggio non è un gol qualsiasi. È tipo il termometro che segna meno di trentasette e mezzo all'ingresso del supermercato: grazie a Dio putimm trasì e fare la spesa.

Ieri quel gol è stato il segnale che la pancia non sarebbe rimasta vacante. Da lì hanno tratto nuova linfa Lozano, autore di una performance calcistica cattiva e precisa, Ospina, protagonista di una grande parata acrobatica e un redivivo Koulibaly che quando lo vedi tornare a fare i suoi celebri anticipi di testa regali è come quando dal treno per Napoli inizi a vedere in lontananza il Vesuvio: assafà stamm turnamm a casa!

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