Capri, Torre del Greco e Riardo:
​gli «angoli» di Rino Gattuso

Capri, Torre del Greco e Riardo: gli «angoli» di Rino Gattuso
di Gennaro Arpaia
Giovedì 12 Dicembre 2019, 09:03
2 Minuti di Lettura
«Amo il mare, ora mi sono buttato in un mare grande». Così si è presentato Gennaro Gattuso, uomo che non ha mai nascosto le radici più intime: «Ragiono in calabrese e ne sono orgoglioso». Il filo con Napoli è più lungo di quanto si pensi, ancor prima che in campo. Il primo capo lo tiene in mano Monica Romano, la donna che da sempre lo accompagna, che nelle vene ha sangue napoletano: papà Mario aveva lasciato Torre del Greco per la Scozia, lì dove scoccherà la scintilla tra un giovanissimo Gattuso - ai Rangers Glasgow - e la ragazza che seguiva il ristorante di famiglia. A Torre c'è la cugina di Monica, Carla Sannino. Al mare Rino pensa sempre, ama Corigliano e quello di Capri che ha scoperto tanto negli ultimi anni da assiduo frequentatore in città. «Gli piace passeggiare a Marechiaro o sul lungomare, andare in barca ai Faraglioni», dice il patron della Fiera di Riardo Ciro Perrella, l'amico che ha fatto conoscere la città al neo allenatore azzurro. Si frequentano dai Mondiali 2006, una solida amicizia.

Non solo 4-3-3, ecco come Gattuso cambierà il Napoli: più vicino a Sarri

LE CHIAVI DELLA CITTÀ
Dopo l'ufficialità, Ciro ha scritto per primo a Rino e gli ha aperto le porte della sua città e della sua squadra del cuore, allenata fino a poche ore prima da Ancelotti, maestro e mentore. I due si sono visti l'ultima volta proprio a Capri, al 60° compleanno di Carletto che aveva voluto Rino accanto, con De Laurentiis e il figlio Davide più in là. Il patron ha conosciuto bene Gattuso proprio quella notte, i due hanno parlato di calcio e di Napoli con un bicchiere di vino e Carletto spettatore. Il destino ha fatto il resto. Rino ha sempre seguito gli azzurri: prima per studiarne il gioco, poi per seguirne le vicende. «Possono fare molto di più» aveva confessato ai più stretti collaboratori che lo vedevano rifiutare le offerte per tornare in panchina. Ha scelto Napoli perché progetto ambizioso e tecnicamente perfetto per le sue idee.

VISTA SU POSILLIPO
E ha preso questa decisione anche per la città, che ha conosciuto e apprezzato negli ultimi anni. Così non ha avuto dubbi quando ha dovuto pensare alla location giusta per la sua esperienza napoletana: Posillipo con Monica e i due eredi, per guardare al mattino il mare che ama e fare il lavoro che sa. Con il profilo di Capri sullo sfondo e l'aria del Sud da respirare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA