Roma-Napoli, sfida tra capitani:
così Insigne ritrova Pellegrini

Roma-Napoli, sfida tra capitani: così Insigne ritrova Pellegrini
di Roberto Ventre
Sabato 23 Ottobre 2021, 08:02 - Ultimo agg. 19:20
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Insigne e Pellegrini, i capitani di Napoli e Roma reduci da due serate di coppe europee diametralmente opposte: partita magica quella per l'attaccante di Spalletti al Maradona contro il Legia Varsavia, sconfitta da incubo invece per il centrocampista di Mourinho in Norvegia contro il Bodo Glimt.

Insigne ha trascinato il Napoli nel trionfo di Europa League, migliore in campo, autore di una rete bellissima di destro in controbalzo (il gol del turno di Europa League per l'Uefa che lo ha anche inserito in nominations come calciatore della settimana insieme a Daka del Leicester, Okambi del Lione e Diop del West Ham) ed è stato festeggiato a lungo dai tifosi al Maradona, Pellegrini invece è entrato al quarto d'ora del secondo tempo contro il Bodo Glimt con la squadra di Mourinho in svantaggio per 2-1 ed è naufragato con la Roma sconfitta alla fine 6-1 nel match in Norvegia di Conference League (a fine partita i tifosi giallorossi erano infuriati con lui e con tutti gli altri calciatori). Stati d'animo diversi alla vigilia della supersfida dell'Olimpico: il Lorenzo azzurro ha cancellato giovedì la delusione per l'errore dal dischetto contro il Torino (il terzo rigore sbagliato in campionato) con una prestazione magistrale contro il Legia Varsavia, quello giallorosso invece ha vissuto la più brutta partita di quest'anno con la Roma. «C'è solo da chiedere scusa e ripartire più forti di prima, abbiamo partite importanti in arrivo», ha detto nel dopo partita a Sky.

L'attaccante di Frattamaggiore, trent'anni, ha fatto tutta la trafila del settore giovanile del Napoli e dopo le esperienze con Foggia, Cavese e Pescara è arrivato in prima squadra in maglia azzurra nella stagione 2012-2013 con Mazzarri allenatore (il tecnico toscano che lo aveva fatto esordire in serie A nel 2010 contro il Livorno quando aveva 19 anni) e anno dopo anno è diventato sempre più protagonista e uomo simbolo: con la rete al Legia Varsavia (la sua terza stagionale) è arrivato a quota 112 gol in maglia azzurra in 408 presenze.

Il romano 25 anni, dopo gli inizi nell'Almas Roma, cominciò a 9 anni il percorso con il vivaio giallorosso e fece l'esordio in prima squadra a 18 anni nel 2015 contro il Cesena, poi passò per due stagioni al Sassuolo e tornò alla Roma nel 2017: questa per lui è la sesta stagione in maglia giallorossa, 162 presenze e 27 gol (a quota 7 reti in questa stagione).

 

Insigne e Pellegrini sono due punti fermi dell'Italia di Mancini: il capitano del Napoli è stato uno dei grandi protagonisti dell'Italia che ha trionfato agli Europei, quello della Roma invece è stato costretto a saltarlo per infortunio ed è tornato in gruppo per la Nations League segnando nella semifinale contro la Spagna, venti minuti dopo essere entrato in campo nella ripresa al posto di Jorginho, e giocando da titolare la finale terzo e quarto posto con il Belgio. Tutti e due faranno parte dei convocati del ct azzurro per le due sfide di qualificazioni per i mondiali in Qatar 2022 contro la Svizzera e l'Irlanda del Nord del 12 e 15 novembre. E intanto domani saranno avversari e tra i protagonisti più attesi della grande sfida all'Olimpico.

Pellegrini ha rinnovato il contratto con la Roma per altri quattro anni, fino al 2026, il 4 ottobre l'annuncio del club giallorosso. Insigne invece è in scadenza di contratto al 30 giugno 2022 con il Napoli e finora non ha raggiunto l'intesa con il club azzurro. «Io sono sereno e penso solo al campo, il mio agente è in contatto con la società», ha detto al termine della partita contro il Legia Varsavia. 

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