Serie A, due Var e due misure:
gli strani casi di Napoli e Juventus

Serie A, due Var e due misure: gli strani casi di Napoli e Juventus
di Pino Taormina
Martedì 26 Ottobre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 27 Ottobre, 07:11
4 Minuti di Lettura

«Ottima giornata domenica per gli arbitri». Gianluca Rocchi, il designatore, gioca d'anticipo e prova a ribattere ogni tipo di veleno che, sa bene, rischia di piovere addosso ai suoi arbitri. È una difesa a spada tratta, anche se sulla gestione del Var apre a qualche cambiamento nel suo utilizzo. Nulla di che, sia chiaro. «Sono veramente soddisfatto: gli arbitri si sono comportati ottimamente. Stiamo assistendo a delle partite bellissime e penso che, se lo sono, un po' del merito va anche ai nostri arbitri. Poi, se eventualmente ci fossero degli errori non ci tireremmo indietro: ci metteremmo la faccia, come ho fatto io in questo caso». È il giorno in cui da Napoli riparte l'offensiva legale dell'avvocato Grimaldi che chiede che il club azzurro proponga reclamo (cosa che il Napoli non ha alcuna intenzione di fare) per ottenere l'acquisizione audio e video della sala Var in riferimento a Juventus-Roma e a Inter-Juventus di domenica sera. Ma Aurelio De Laurentiis sceglie la via del silenzio: la preoccupazione del Napoli, però, non è legata alla direzione dell'arbitro Massa ma alla interpretazione differente del regolamento, caso per caso. Insomma, anche se non c'è stata alcuna telefonata alla Figc o al presidente Gravina, nessuna levata di scudi o cose simili, nel Napoli c'è perplessità dopo aver visto la chiamata al Var in Inter-Juventus per il contatto e il silenzio del Var all'Olimpico per un fallo (più o meno simile), quello su Anguissa. Né Mariani né Massa sono stati fermati: stasera Massa sarà al Var di Milan-Torino e giovedì Mariani sarà al Var del Maradona per Napoli-Bologna. 

Giù le mani dagli arbitri, alza la voce Rocchi. Che ha spiegato alcune scelte, come quella di affidare Inter-Juventus a un fischietto fra i più in voga, ma emergente, come Maurizio Mariani di Aprilia. «In questa stagione, con il ritorno del pubblico negli stadi, il compito degli arbitri è più difficile - ha detto Rocchi - Noi abbiamo fatto la scelta di investire sui giovani: avevamo Mariani e Massa, che sono internazionali, ma restano comunque due arbitri in crescita, pur non avendo l'esperienza di un Orsato (che pure è finito nell'occhio del ciclone per la direzione di Juve-Inter della settimana scorsa, ndr). Spero che tutto il mondo del calcio aspetti questi ragazzi: commetteremo degli errori, ma credo che il calcio italiano avesse bisogno di arbitri giovani e strutturati».

E poi dice la sua anche su questa gestione come sempre apparentemente senza una linea unica del Var. Dopo anni dalla sua introduzione è evidente come non sia ancora chiaro come e quando debba intervenire. Domenica ha lasciato l'amaro in bocca anche perché Mariani viene immortalato dalle telecamere mentre fa il gesto che nulla è successo nell'area interista. La decisione di rivedere le immagini del contatto tra Dumfries e Alex Sandro, dal quale nasce il rigore del definitivo 1-1, rimette in discussione certe convinzioni: se il direttore di gara giudica in campo, perché poi ricorre alle immagini? Il check e la chiamata che stravolge tutto. «La Var? È uno strumento fondamentale che va usato e che ha portato grandi benefici, ma chiedo e pretendo che gli arbitri decidano sul campo. Del resto, ce lo chiedono anche gli allenatori e gli stessi giocatori. Come in tutte le novità, dopo i primi due anni, c'era soddisfazione, perché la Var ha portato molta più giustizia nel calcio, dal momento che i gol in fuorigioco sono quasi del tutto spariti. È però un meccanismo da oliare, ma sono sicuro che avrà tanto sviluppo: avremo una Var diversa in futuro». 

Video

Certo. L'ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti, usa l'ironia. «Quello della Juventus a San Siro non so se definirlo un rigorino ma questa situazione ha un po' rovinato una partita dal punto di vista del tifoso». Poi c'è l'affondo dell'avvocato Erich Grimaldi che ha chiesto gli audio del Var sia della gara di domenica che di Juventus-Roma. Grimaldi è stato già protagonista di una serie di esposti dopo che il programma le Iene aveva riportato alla luce la vicenda della direzione di gara di Orsato in Juventus-Inter del 28 aprile 2018. «Onde evitare spiacevoli ricorsi storici questa volta gli audio e i video dei colloqui con l'arbitro dalla sala Var devono essere immediatamente acquisiti prima delle partite Milan-Torino in programma il 26 ottobre e Juventus-Sassuolo, in programma il 27 ottobre, onde evitare che vengano sovrascritti. Anche se trattandosi di casi in cui il Var é intervenuto dovrebbero essere regolarmente archiviati», è la provocazione del legale napoletano. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA