Roma-Napoli, Spalletti è carico:
«Giocheremo il nostro calcio»

Roma-Napoli, Spalletti è carico: «Giocheremo il nostro calcio»
di Gennaro Arpaia
Sabato 22 Ottobre 2022, 13:00 - Ultimo agg. 23 Ottobre, 08:20
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È il giorno degli allenatori. Alla vigilia di Roma-Napoli, Luciano Spalletti (e José Mourinho) prendono la parola in conferenza stampa.

La sfida

«Noi dobbiamo pensare a quello che sappiamo fare e a quella che è la nostra forza per mettere in campo la nostra qualità. Continueremo a fare quello che sappiamo, ancora con più qualità e velocità di quanto fatto fin qui. La Roma ha qualità, sa incidere con i calci piazzati, dipenderà da quello che concederemo e dal nostro atteggiamento. Se riusciremo a tenere la palla rischieremo di meno, non dovremo snaturarci». 

La tattica

«Non possiamo giocare diversamente dalle ultime volte. Siamo fatti così. Abbiamo le nostre qualità e sono importanti: più giochiamo in attacco e più abbiamo possibilità di vincere. Dovremo farci trovare pronti in base alle cose che possono metterci in difficoltà, abbiamo sempre voluto un Napoli così. I tifosi napoletani amano il bel calcio, vogliono vedere una squadra come la nostra: Napoli è spettacolarie sotto ogni aspetto, anche la squadra deve esserlo».

L'infermeria 

«Anguissa è difficile che sia dentro: non è corretto rischiarlo, gli altri stanno bene e ci hanno dimostrato di essere allo stesso livello, sarebbe per loro una mancanza di fiducia». 

Il recupero di Osimhen

«Osimhen ha fatto due spezzoni nelle ultime due partite ma ora è nelle condizioni per poter essere scelto.

Dopo l’infortunio abbiamo aspettato una partita in più proprio per essere tranquilli».

La stagione di Kvaratskhelia

«Kvaratskhelia? Sicuramente non si fa influenzare dalle voci e dai complimenti. È speciale nei suoi comportamenti e nella consapevolezza della sua qualità. È disposto ad assorbire tutte le nostre richieste e a superare le difficoltà. Gli ho chiesto di tirare i rigori e mi ha risposto: Why not?» 

Il confronto con Mourinho

«Spalletti-Mourinho? Non so cosa sta pensando oggi, lui è un super allenatore, uno di quelli tremendissimi, ma alla fine conta di più quello che sanno fare le squadre in campo. Non so se loro guarderanno a cosa sa fare il Napoli, ma nel caso pensiamo anche noi a cosa siamo, alle qualità che abbiamo». 

La sfida nella sfida

«È difficile non apprezzare il lavoro dei miei colleghi. Io le partite le guardo tutte, anche di C e B, fino a Liverpool e Manchester City. Per me Mourinho è stato uno di quelli che ho seguito di più, quando mi saluta percepisco di essere un suo amico e per me è lo stesso. Entrambi abbiamo impegni in settimana: faremo delle scelte per vincere le partite che abbiamo». 

Il calendario

«Primo big match a Roma? No, ce ne sono stati altri. Troveremo una squadra forte, uno stadio pieno, ma abbiamo già dimostrato quello che siamo altrove, possiamo giocare la nostra partita». 

Il ritorno a Roma 

«Ogni volta che torno a Roma prendono il sopravvento i pensieri belli. Conosco ancora tante persone, ci sentiamo spesso. Tornare a Roma mi riporta il sorriso, sono felice di tornarci. Quello che sarà nello stadio non lo so ma per me restano queste sensazioni».

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