Questi fantasmi. Ci sono sempre nella vita di Luciano Spalletti. Non vanno mai via. «Bisogna difendere i calciatori», dice parlando ai 400 tifosi che si sono radunati nel parcheggio dello stadio Maradona. Lui, Lucianone rimane colpito dall'abbraccio degli ultras. Vede le bandiere sventolare, sente i cori. Decide di uscire, di rompere i riti delle partenze. Lo dice a quelli delle forze dell'ordine. «Voglio salutarli». La squadra è già tutta nel bus che deve portarla allo stazione centrale. Lui si avvicina, chiede il silenzio, parte con l'orazione. Breve. Concreta. «La vostra vicinanza è molto importante per noi. Quello che conta sono i calciatori che bisogna difenderli sempre, sono loro quelli importanti, sono quelli a cui bisogna voler bene. Voi siete una forza aggiunta, e stateci vicini sempre». Le bandiere sventolano neppure fosse già iniziata la partita. Gli applausi dei tifosi arrivano copiosi. Fa bene a goderseli, visto quello che lo attende oggi pomeriggio. I giocatori sono colpiti, qualcuno prende il telefonino e riprende le due ali di folla che accompagnano la partenza. Anche allo stazione c'è lo stesso entusiasmo, con Insigne, Koulibaly e Osimhen osannati. «Calma, calma», dicono gli addetti alla sicurezza. È solo amore. Puro. A poche ore da una trasferta a cui i napoletani non possono prendere parte per il divieto dell'Osservatorio.
Sembra facile, stavolta, entrare nella testa di Spalletti. Luciano sembra divenuto, per così dire, un po' orwelliano. Nel senso, vero che tutti i suoi calciatori sono uguali ed è offensivo parlare di riserve, ma è evidente che ci sono «calciatori più uguali degli altri». Tradotto, anche per lui ormai è evidente che c'è un undici titolare e poi ci sono quelli che strada facendo possono modificare persino il sistema di gioco. Determinanti come gli altri, vero, ma il blocco delle otto vittorie consecutive verrà chiaramente confermato questo pomeriggio all'Olimpico. Dunque, Ospina ha preso il sopravvento su Meret e rimettere la questione in discussione non sarà cosa semplice per il portiere friulano. La difesa a 4 è ormai blindata attorno a Rrhamani e Koulibaly, con Di Lorenzo e Mario Rui ai lati. A centrocampo, in attesa che Demme possa tornare a livelli atletici migliori, dubbi non ce ne sono, anche perché Zielinski ieri mattina si è allenato come se nulla fosse. Spalletti non ha neppure voglia di capire se Zaniolo recupera o no: la mentalità del suo Napoli passa attraverso una formazione che viene schierata a prescindere da quello che faranno gli altri. Tridente con l'unico dei ballottaggi plausibili che vede Politano (stra)favorito su Lozano. Mertens sarà tipo il sesto uomo del basket.
Attesi almeno 50 mila spettatori. Olimpico praticamente sold out (capienza al 75 per cento). La prima volta del Napoli davanti a tutti questi tifosi avversari dalla fine del lockdown. Un impatto da tener conto. Intanto arriva dalla questura di Salerno il divieto anche per il derby: settore ospiti dell'Arechi chiuso per la gara di domenica prossima. Biglietti che potranno essere venduto solo ai residenti di Salerno e provincia. E non nel resto della Campania.