Rrahmani, il vero leader in difesa
ora è lui: l'intesa con Kim migliora

Rrahmani, il vero leader in difesa ora è lui: l'intesa con Kim migliora
di Roberto Ventre
Martedì 9 Agosto 2022, 08:28 - Ultimo agg. 19:03
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Rrahmani nuova guida della difesa azzurra: senza più Koulibaly, passato al Chelsea, ora il kosovaro rappresenta, insieme a Juan Jesus, la continuità dei centrali rispetto alla scorsa stagione. Due i volti nuovi, il sudcoreano Kim, acquistato dal Fenerbahce, e Ostigard preso dal Brighton, l'anno scorso in prestito al Genoa.

L'ex difensore del Verona nelle amichevoli estive, le due di Dimaro-Folgarida, e le quattro di Castel di Sangro ha sempre destato una buona impressione, suo fu anche il primo gol stagionale nella prima amichevole contro l'Anaune quando giocò in coppia con Zanoli. Contro il Perugia è stato schierato in tandem con Juan Jesus, con l'Adama Denispor di Balotelli il centrale al suo fianco è stato Ostigard e contro il Maiorca ha giocato in coppia con Kim, stesso schieramento riproposto da Spalletti nell'amichevole contro il Girona e nell'ultimo test con l'Espanyol. L'intesa con il sudcoreano migliora di partita ed è questo il tandem difensivo da considerare più probabile per l'esordio di Verona il giorno di Ferragosto.

Terza stagione a Napoli per il capitano della nazionale kosovara, 16 presenze il primo anno e la crescita nel finale dopo l'esordio incerto contro l'Udinese. L'anno scorso è stato uno dei migliori, titolare dalla quarta partita alla Dacia Arena di nuovo contro l'Udinese e prestazione stavolta perfetta nel 4-0 degli azzurri in cui segnò anche la rete del momentaneo 2-0. Da quel momento sempre titolare nella linea difensiva a quattro del Napoli con l'unico stop forzato per squalifica a Bergamo contro l'Atalanta e la panchina nell'ultimo match stagionale contro lo Spezia.



Ventotto anni, una buona esperienza internazionale, 47 presenze nella nazionale kosovara, l'Europa League con la Lok e la Dinamo Zagabria e per due stagioni consecutive con il Napoli. Quest'anno potrà giocare per la prima volta la Champions League, nel 2018-2019 con la Dinamo Zagabria non venne schierato nelle partite della formazione croata che sfiorò la qualificazione nella fase a gironi. Un'esperienza molto stimolante, un appuntamento molto atteso: la Champions comincerà il 6 settembre e il Napoli ci tornerà dopo due anni di assenza.

Con le partenza di Koulibaly, Mertens e Insigne ora Rrahmani è uno dei più esperti della squadra azzurra e potrà essere proprio lui uno dei leader della nuova formazione di Spalletti: in campo la sua presenza si sente per la sicurezza negli interventi e la personalità nell'impostazione palla al piede dal basso. Il difensore kosovaro, infatti, è molto funzionale per il gioco di Spalletti non solo per l'apporto nelle chiusure in fase difensiva e la solidità nel gioco aereo ma anche per la capacità di girare bene la palla cominciando spesso proprio lui l'azione con gli appoggi ai centrocampisti oppure agli esterni.

Un riferimento per i nuovi arrivati nel reparto difensivo, Rrahmani con un anno già vissuto con Spalletti conosce bene tutti i meccanismi del gioco dell'allenatore toscano, i movimenti della linea arretrata. Un'esperienza che trasmette in campo ai nuovi compagni, a Kim schierato sul centro-sinistra e a Ostigard che può essere l'alternativa nel suo ruolo oppure giocare al suo fianco. Con Juan Jesus ha giocato già l'anno scorso, soprattutto nel periodo in cui Koulibaly mancò per la coppa d'Africa vinta con il Senegal.

La prima partita del campionato a Verona, contro la sua ex squadra, una giornata da ex per il difensore kosovaro al Bentegodi. Ai gialloblù segnò il gol del momentaneo 1-0 contro il Verona, nel match poi finito 1-1 (rete di Faraoni), un pari che estromise il Napoli dalla Champions League.

In campo anche nelle due partite dello scorso campionato, quella finita ancora 1-1 al Maradona e nella vittoria esterna per 2-1, match in cui fu uno dei migliori in campo. Il primo esame per la nuova difesa, primo test per la linea a quattro azzurra che ruoterà proprio intorno a Rrahmani: sarà un punto di forza del reparto arretrato.

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