Salernitana-Napoli, post e meme sui social: «Che freddo a -25»

«La capolista se ne va…», e il web impazzisce di gioia

Uno dei tanti meme che spopolano sul web
Uno dei tanti meme che spopolano sul web
di Delia Paciello
Domenica 22 Gennaio 2023, 14:37 - Ultimo agg. 20:15
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Un weekend super per i napoletani che già venerdì hanno cominciato a far festa per la notizia dei 15 punti di penalizzazione dati alla Juventus - al momento a meno 28 -; poi un sabato sera di euforia per la vittoria con la vicina Salernitana che porta il Napoli a chiudere il girone di andata a quota 50. «Numeri da scudetto», si emozionano infatti i tifosi.

Non era mai accaduto nella storia azzurra. Persino Sarri nella memorabile stagione dei 91 finali si era fermato a quota 48. Un cammino straordinario che porta ad una proiezione clamorosa in vista del girone di ritorno di 100 punti: soltanto l’Inter e la Juventus nella storia sono riuscite a fare meglio negli anni in cui poi hanno vinto lo scudetto, ossia rispettivamente nel 2006 per i nerazzurri, e nel 2014 e nel 2019 per i bianconeri (annata quest’ultima oggetto di inchieste per i detentori del titolo). «Abbiamo un’occasione irripetibile ma bisogna rimanere umili», sottolinea Spalletti. E sono d’accordo anche i tifosi, ricordando la lezione con la Cremonese: «Se non si montano la testa e si concentrano a giocare, possono davvero arrivare a traguardi altissimi», è il pensiero comune. 

Ma questo non vieta ai napoletani di prendersi qualche momentanea e consapevole soddisfazione: «Sai che freddo che sentono al Nord? Quella messa meglio è a meno 12 per almeno altre 48 ore», è la nota che riscalda la città aspettando i posticipi di Inter-Empoli e Lazio-Milan. E al momento si guarda il bicchiere mezzo pieno dimenticando la batosta in Coppa Italia: «Se continuano così in campionato possono pure uscire subito da tutte le coppe»; «Può darsi che il passo falso con la Cremonese abbia lanciato un campanello d’allarme per non perdere punti in campionato», sono alcuni dei commenti diffusi sul web.

Due gol, risultato pieno con tanto di cleen sheet e poco pericolo in campo, se non nell’occasione del palo interno di Piatek che ha prontamente approfittato di un momento di pasticcio fra l’instancabile e onnipresente Di Lorenzo e Lobotka.

Ma per fortuna la parata di Meret ha messo al sicuro il risultato, procurandosi anche i complimenti dell’allenatore che ha fatto sapere che nonostante la febbre delle ultime ore Alex è riuscito a dare un grande contributo anche sotto la pioggia. 

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Eppure Spalletti si è sgolato per tutto il primo tempo spingendo i suoi ad attaccare oltre la linea e ad alzare il ritmo nel possesso palla, cose che rendono il Napoli praticamente imprendibile per gli avversari. Ma per fortuna la gara si è sbloccata poco prima della pausa grazie a un gol del capitano dopo il tentativo in fuorigioco di Osimhen. Tuttavia la squadra di Nicola, reduce da una settimana tribolata tra esonero e ritorno in 48 ore, ha ben figurato nel primo tempo togliendo profondità al Napoli pur cambiando il sistema di gioco dei suoi: ha infatti adottato la difesa a quattro allargando Dia nel tentativo di bloccare Di Lorenzo, colui che invece ha dato una mano anche sulla trequarti confermando il suo spessore in campo. E poi il raddoppio dell’affamato Victor dopo il palo di Elmas che lo certifica sul podio dei capocannoniere, 13 gol in 15 presenze in Serie A.

Ma gli azzurri hanno dominato in lungo e in largo l’Arechi rendendo ben visibile la loro superiorità tecnica e tattica. E in un momento in cui il calcio italiano non sta facendo una bellissima figura vedere questi spettacoli in campo fa sicuramente bene all’umore. Ma le parole chiave nel girone di ritorno dovranno essere maturità, umiltà e concentrazione. 

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Per ora tuttavia un’intera città sogna con una squadra che in questa prima parte di stagione ha fatto qualcosa di straordinario: rendimento eccellente dei singoli, record assoluto per numero di marcatori nella rosa - in rete ben 17 giocatori diversi in gol- per il miglior attacco della Serie A, correttezza e concretezza in campo insieme al bel gioco, quello che prima faceva accontentare i tifosi ma che ora li fa volare. Domenica però c’è il derby del sole, anche se prima i tifosi staranno a gufare in questo inizio settimana. «Che bello guardarli dall’alto in basso», punge qualcuno riferendosi alle blasonate squadre del Nord. Intanto, però, il coro è uno e si sente ovunque: «E se ne va, la capolista se ne va…». 

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