Petagna, quel varco perfetto
tra Netflix e il divano di casa sua

Petagna, quel varco perfetto tra Netflix e il divano di casa sua
di Anna Trieste
Lunedì 30 Agosto 2021, 08:00
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Dice Natalie Goldberg, una scrittrice americana maestra di scrittura zen, che anche se non si ha niente da scrivere bisogna esercitarsi, e scrivere, scrivere, scrivere e questo non solo e non tanto perché, come è noto, chi fraveca e sfraveca non perde mai tempo quanto perché quando l'universo deciderà di attraversarci bisogna farsi trovare pronti. Ora, noi non sappiamo esattamente qual è il rapporto con la scrittura e in particolare con la filosofia zen di Andrea Petagna. Quello che noi sappiamo è che in primo luogo ieri l'universo ha deciso di schifare per mano di legge Lozano e Politano e in secondo luogo che invece, quando l'universo ha deciso di attraversarlo, Petagna, per garantire a lui e attraverso di lui a noi stessi un'adeguata percorrenza in salute delle prossime due settimane pre Juve, ha saputo come farsi trovare pronto.

 

Ieri pareva difficile riuscire a portare a casa i tre punti con un Genoa indemoniato che, non pago del pareggio, mirava decisamente ad abbattere Meret.

E l'assenza di ricambi efficacemente spendibili in difesa e a centrocampo conduceva Spalletti a menarsi ripetutamente con la capa nella panchina. Quando mancavano poco più di dieci minuti alla fine, il mister ha deciso di testare Petagna. «Sta in area come sul divano di casa sua» aveva detto del resto alla vigilia. E, in effetti, disinvolto come un trentenne stravaccato sul sofà davanti alle serie di Netflix, Andrea ha trovato il varco giusto al momento giusto riuscendo altresì a dare un senso alla partita di Mario Rui. Uè ma mo' mica ce lo vendiamo? 

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