La magia della festa del 4 giugno in piazza del Plebiscito, a Napoli, è stata quella di un ritorno a casa di migliaia di napoletani che vivono lontano dalla «madre Patria». Linguaggi e cadenze lontane da quella partenopea. Per lo più padri trasferiti da tempo che hanno voluto far conoscere alle loro famiglie l'energia che Napoli ha regalato per la festa dello scudetto. Quest'anno l'Associazione Italiana Napoli Club, nella festa coorganizzata dall'Acan di Massimo Vignati, si è davvero superata. Cento club iscritti, ottanta partecipanti alla festa dei tifosi dei club organizzati svoltasi al galoppatoio della Reggia di Portici. Una festa alla quale non è voluto mancare il capitano dei capitani, Giuseppe Bruscolotti, il baronetto di Posillipo, Gianni Improta, e ancora amici dell'associazione come Michele Plastino, Ciccio Marolda, Riccardo Sorrentino, Pasquale Casale, Gianfranco Lucariello, Sergio Curcio, Riccardo Sorrentino, ed il padrone di casa, il sindaco di Portici Vincenzo Cuomo che ha concesso il patrocinio all'iniziativa.
Cinquantuno anni insieme, dal 1972 ad oggi attraverso gli scudetti, la serie C, la serie B, la Champions League, le illusioni di titolo e finalmente lo scudetto trentatré anni dopo Maradona. Negli anni settanta Napoli era una città che si ingrandiva che diventava territorio metropolitano e dove le giovani coppie si trasferivano in provincia. Il Club Napoli, raccontava lo storico presidente, Crescenzo Chiummariello, scomparso nel 2005, era uno dei pochi modi per legarsi alla città. La partita della domenica un legame indissolubile. I club della città e quelli della provincia non si vedevano nemmeno di buon occhio. «Siamo passati dai 500 club dell'epoca di Maradona ai 100 di oggi che, voglio sottolineare non hanno alcun privilegio», le parole di Saverio Passaretti, presidente dell'Associazione Italiana Napoli club. «Negli anni non c'è mai stato alcun rapporto con il presidente De Laurentiis, ma ora le cose stanno cambiando e sono fiducioso».
Ottanta quelli presenti nell'incantevole scenario del galoppatoio. Arrivano dal New Jersey rappresentando i montesi del mondo, ma anche dalla Germania e dalla Francia. E poi Livorno, Ancona, Modena, Reggio Emilia, Guastalla. Ci sono anche i più affezionati: Baselice, Sala Consilina, Lauria, Buccino, Auletta, una fortissima colonia della provincia salernitana impermeabile ai due campionati di serie A della formazione granata. Massimo Vignati, figlio del compianto custode del San Paolo, oggi Maradona, ha esposto tantissime magliette del Pibe mentre Liberato Ferrara e Pietro Mosca il fotoracconto dello scudetto «Il Napoli è tornato campione».
Sul palco attori e personaggi dello spettacolo: Gigi Attrice, Antoine, Centro Sportivo Leucopetra Portici, Diego Moreno, Rosa Miranda, Mario Maglione, Gennaro De Crescenzo, Angelo Di Gennaro. Musica napoletana e teatro delle origini con tante esibizioni applauditissime Moderata da Enzo D'Anna la trasmissione in onda su Prima Tv. «Abbiate fiducia in Garcia - dicono ospiti e club Napoli - sentirlo parlare sembra una logica conseguenza del dettato di Spalletti. Giuntoli? Con De Laurentiis da tempo le cose non andavano bene. Meglio per tutti la separazione. Osimhen? Punto fermo per la ripartenza. Se dovesse andare via c'è la convinzione nelle mosse di De Laurentiis».
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