Covid a Mosca: Napoli blindato
senza allenamento e conferenza

Covid a Mosca: Napoli blindato senza allenamento e conferenza
di Pino Taormina
Lunedì 22 Novembre 2021, 07:00
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C'è il tasso di mortalità più alto di tutta Europa ma Mosca non chiude. Figurarsi il calcio. Anche De Laurentiis si è dovuto arrendere davanti al muro alzato dall'Uefa: d'altronde lo sport nella capitale russa non si ferma. C'è il Napoli mercoledì ma anche la Lazio il giorno dopo in casa della Lokomotive. Ma negli stessi giorni il Cska ospita il Bayern di Monaco nell'EuroLega di basket e la Dinamo il Varsavia nella Champions di volley. Avanti tutta.

Ma l'Uefa prende atto della grande paura del club azzurro per la situazione sanitaria in Russia e dice di sì al piano straordinario che il Napoli ha proposto proprio per timore della pandemia. Un piano che neppure con l'Europa in lockdown era mai stato attuato: ovvero, la conferenza pre-partita di Spalletti e del calciatore si terrà a Castel Volturno e non nella Otkrytie Arena, la casa dello Spartak. Dove non si terrà neanche la sgambatura del giorno prima. Il Napoli arriverà a Mosca martedì sera e resterà blindato e in bolla nell'hotel che ha un campo di calcio praticamente adiacente dove verrà svolta la rifinitura pre-partita. Allo stadio la squadra andrà solo per giocare. E, subito dopo le conferenze di rito che la Uefa vuole in presenza, il rientro in charter

I casi di positività di Demme (che oggi ripete a casa il tampone, sono trascorsi 10 giorni di quarantena e in caso di negatività potrebbe anche riaggregarsi), Politano e da ieri mattina anche di Zanoli tengono ancor più alta l'allerta nello staff sanitario guidato dal dottore Raffaele Canonico. Il pensiero di un cluster nello spogliatoio azzurro c'è. l terzino, scoperto positivo dopo il giro effettuato a mezzanotte a Milano, ha peraltro già avuto il Covid.

In ogni caso, altro giro di tamponi quest'oggi.

Giusto per non far perdere l'abitudine. Tutta la squadra ha completato la vaccinazione con due dosi e ora si attende che arrivi anche il via libera per la terza dose (ma prima di dicembre non dovrebbe iniziare). Nessun calciatore, al momento, ha fatto sapere di essere contrario alla somministrazione. In ogni caso l'allerta resta alta: tant'è che a Mosca il Napoli è riuscito a ottenere una deroga all'obbligo di fare la conferenza nello stadio.

 

Persino a Barcellona, con la Catalogna in coprifuoco (i locali chiudevano alle 22), Gattuso parlò al Camp Nou. Situazione, dunque, che il Napoli non intende prendere sottogamba. De Laurentiis ha chiesto lo spostamento della gara. Ma ha fatto un salto nel vuoto. Tutto inutile. Ha svelato di una chiamata a Giorgio Marchetti, vice segretario generale dell'Uefa, proprio per convincerlo a trovare un campo neutro.

Anche lo Spartak Mosca si è opposto, assicurando che le condizioni in Russia non sono così drammatiche: i negozi hanno riaperto dopo sette giorni di lockdown. I tifosi azzurri saranno davvero pochi: la trasferta non è vietata e le norme attuali prevedono una capienza del 30 per cento (dunque, potranno accedere sugli spalti non più di 14 mila spettatori e a quanto pare tutti i posti occupabili lo saranno). Il vero problema è che la Russia prevede un Qr diverso da quello del nostro Green Pass. Non è semplice, insomma. Lo Spartak è in piena crisi: secondo la stampa russa, tutto sarebbe pronto per l'addio di Rui Vitoria e l'incarico da affidare all'ex collaboratore di Antonio Conte, Paolo Vanoli. Molto dipenderà anche da come andrà a finire in Europa League. Tanta apprensione, dunque, per tutti tranne che per il social media manager del club. Che da giorni si sta divertendo sui vari canali della società con video ironici.

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