Lo Spartak Mosca - che l’anno scorso con Domenico Tedesco in panchina era arrivata al secondo posto in campionato - è stato buttato fuori al terzo turno preliminare della Champions dal Benfica. Bello scherzo del destino, se si considera che sulla panchina dello Spartak è arrivato Rui Vitoria, una delle ultime bandiere del club portoghese di Lisbona. Il pupillo di Tiago Pinto (oggi direttore sportivo della Roma) è approdato in Russia dopo una breve esperienza in Arabia all’Al Nassr dove ha vinto campionato e supercoppa.
È un allenatore che segue la scuola portoghese e per tanto ama far giocare bene le sue squadre. Al momento i risultati stentano ad arrivare. In campionato galleggia all’ottavo posto dopo 9 gare, con appena 13 punti collezionati. Nell’ultimo turno ha conquistato i tre punti, battendo 2-0 l’Ufo e ricaricando le batterie dopo gli ultimi due ko (tra Europa League e campionato). La difesa a 3 sembra essere il marchio di fabbrica di Rui Vitoria che poi si appoggia sul gioco degli esterni in un 3-4-1-2 che spesso diventa un classico 3-5-2. Una delle due ali a tutta fascia è stata anche una meteora della serie A: quel Victor Moses che ha messo insieme 20 gettoni e zero reti da gennaio a giugno 2020 con la maglia dell’Inter. Attenzione anche ai talenti che ci sono in attacco: l'olandese lo svedese Jordan Larsson, Quincy Promes e l'argentino ex Roma Ezequiel Ponce.