Superlega, il giudizio è sospeso:
il calcio non vuole cambiare

Superlega, il giudizio è sospeso: il calcio non vuole cambiare
di Francesco De Luca
Giovedì 10 Giugno 2021, 18:48 - Ultimo agg. 11 Giugno, 08:06
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Giudizio sospeso su Juventus, Barcellona e Real Madrid: i tre club prestigiosi e ribelli, ancora potenti ma non più ricchi perché i loro bilanci sono disastrosi, potranno partecipare alla Champions 2021-2022. La “banda” della Superlega verrà giudicata - assicurano dalla sede dell'Uefa - ma non ora. Perché ora non si può, dopo gli interventi della magistratura spagnola e svizzera, aspettando il pronunciamento della Corte di giustizia europea, che con certezza quasi matematica ribadirà che sacrosanto è il principio della libera concorrenza e che dunque la Superlega può esistere. Ma i club iscritti - è (anzi, era) il parere anche del presidente Ceferin - non potrebbero in questo caso partecipare alle competizioni sotto l'egida Uefa, dunque campionati nazionali e soprattutto coppe europee.

E' evidente che i tempi si allungano e, al contrario di quanto fa trapelare Ceferin, si troverà un accordo con le ribelli. D'altro canto, che senso avrebbe escludere i club dalle coppe tra due o tre anni, dopo la chiusura di tutti i procedimenti giudiziari? Eravamo stati facilissimi profeti, in un articolo pubblicato alcuni giorni fa sul Mattino, in merito alla conclusione a tarallucci e vino di questa scabrosa vicenda. Il braccio di ferro è a parole, quando si tratta di passare ai fatti cominciano i consulti con gli uffici legali e le minacce sfumano. D'altra parte, il presidente della Juve, Agnelli, aveva dichiarato a proposito delle parole di Ceferin: «Queste dichiarazioni arroganti hanno esercitato indebite pressioni in alcuni.

Conoscendo l’Uefa, so che non tutti la pensano così». Appunto. Preso atto delle diffide di due tribunali e dell'esposto alla Corte di giustizia europea, la vicenda si è fermata. E le eventuali sanzioni a carico di Juve, Barcellona e Real Madrid saranno molto blande, siamo pronti a scommetterci.

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Non crediamo che Napoli, Betis Siviglia e Real Sociedad - le tre squadre che sarebbero state ripescate in Champions in caso di esclusione delle ribelli - avessero approntato piani di mercato alternativi. I loro presidenti sanno perfettamente come funzionano le cose e, nel caso di De Laurentiis, si è vista una piena sintonia con Agnelli sulle questioni del calcio italiano. Si può fare finta di niente ma fino a un certo punto. Perché questo rinvio, che rischia di tramutarsi in un nulla di fatto, getta un'ombra sull'inizio di Euro2020, l'evento che dovrebbe rappresentare la grande ripartenza del calcio. Ma il calcio non vuole cambiare.

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