Tutino, quel talento mai sbocciato
lascerà il Napoli per 6 milioni

Tutino, quel talento mai sbocciato lascerà il Napoli per 6 milioni
di Pino Taormina
Mercoledì 4 Agosto 2021, 08:30 - Ultimo agg. 5 Agosto, 09:00
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Andrà via con un record: non ha mai giocato una partita ufficiale con la maglia della squadra dove è arrivato quando aveva 12 anni. Ora che ne ha 25 e di ritiri ne ha fatti tanti, il primo con Benitez quando aveva appena 17 anni e già faceva sognare anche nell'Italia under 17, Genny Tutino se ne va via. Stavolta non in prestito. Non è mai riusciti a convincere che l'ultimo step era stato compiuto e che la maglia azzurra, anche da riserva, poteva meritarsela. E dopo una serie infinita di prestiti, arriva la decisione di voltare pagina per sempre: stavolta l'attaccante Tutino lo ha chiesto personalmente a Kyle Krause, il potente ceo di Krause Group e presidente del Parma che lo corteggia da giugno e che per questo è arrivato a offrire 6 milioni di euro per il cartellino dell'azzurro. Ovvio, il Napoli ne vuole un paio in più, oltre ai bonus e quindi qualcosa va limato in questa operazione dove però la volontà della punta sarà decisiva. Ma resta la decisione di Tutino che ha messo alle spalle la Salernitana e la serie A per tentare una nuova scalata per la promozione dalla serie B. 

Lui ci ha sempre provato a restare. Anche questa estate, con Spalletti per un po' ci ha creduto, viste le belle parole che Lucianone ha speso per lui. Ma alla fine che spazi avrebbe avuto? Essere il vice Osimhen sarà mestiere faticoso, figurarsi se sei numero 3 o numero 4 nella scala gerarchica. La trattativa è agli sgoccioli, stavolta non ci sarà un prestito come al Cosenza o al Verona o per l'appunto alla Salernitana: è atteso da un quinquennale importante a Parma, è atteso da una società che lo ha affascinato per le sue ambizioni (c'è Buffon in porta). Andrà via da Napoli senza aver mai giocato una partita ufficiale tra i suoi idoli.

Il destino, talvolta, è così. Oggi non andrà neppure a Cracovia, è tutto finito, praticamente siamo agli sgoccioli di una avventura iniziata nel 1998 quando il solito Beppe Santoro lo scovò in una scuola calcio di Licola dove pure Inter e Sampdoria aveva allungato il collo. Lo stesso team manager che ha scoperto i fratelli Insigne e tanti altri giovani che poi hanno riempito il vivaio come Palmiero e Contini, gli altri classe 96. Il 18 settembre del 2013, nello stesso giorno in cui Insigne firmò il gioiello su punizione contro il Borussia Dortmund, lui fece lo stesso poche ore prima in Youth League. Ma Tutino è sempre rimasto un fiore mai sbocciato secondo la visione del Napoli. Anche prima di dire di sì alla Salernitana ha provato a convincere Gattuso a dargli una possibilità, ma la porta si chiuse ancora una volta. Niente. D'altronde, è davvero complicato essere profeti in patria. Peraltro in una serie A che tutto sembra tranne che un campionato per giovani. Tutino a 25 anni giovane non lo è più. E ha chiesto a chi lo vuole una prova d'amore: basta prestiti, basta girovagare. Il suo talento, la sua forza, i suoi gol, hanno convinto il Parma. Per il dispiacere della Salernitana. 

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