Venezia-Napoli, sfida tra numeri 10:
Nani aspetta Insigne in laguna

Venezia-Napoli, sfida tra numeri 10: Nani aspetta Insigne in laguna
di Bruno Majorano
Sabato 5 Febbraio 2022, 08:00 - Ultimo agg. 17:07
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Nessuno dei due indossa la maglia numero 10. Eppure a Lorenzo Insigne e Luís Carlos Almeida da Cunha (detto Nani) non mancherebbe nemmeno una stilla di sangue per meritarla. Talento purissimo da una parte e dall'altra. Rappresentano i due volti di Venezia-Napoli, le due facce di una medaglia che sostanzialmente è la stessa e che, caso vuole, è dello stesso materiale: oro.

Insigne (30 anni) e Nani (35 anni), infatti, sono legati da un filo (d'oro) che si chiama Europeo. Si sono passati il testimone, o meglio: la medaglia. Il portoghese ha trionfato nel 2016, in finale contro i padroni di casa; l'italiano lo ha fatto 5 anni dopo (causa covid) a Wembley contro l'Inghilterra. Non un semplice caso. Perché Insigne e Nani hanno la classe e l'estro calcistico innato, entrambi destinati a giocare uno sport diverso rispetto agli altri 10 che gli girano attorno. Hanno fatto percorsi differenti, perché Nani è stato un marinaio senza pace: ha girato tanto, ha conosciuto campionati diversi e ha duettato con i più forti del mondo (uno su tutti? Cristiano Ronaldo), mentre Lorenzo ha preferito rimanere fedele alla sua terra, ha scelto Napoli e l'ha sposata per tutta la vita. O quasi. 

Solo a questo punto della favola le strade dei due campioni si dividono. Perché l'ultima pagina della sua storia Nani ha scelto di scriverla in Italia, in Serie A, con la maglia del Venezia, in un campionato di primissimo piano. Ha rinunciato ai dollari americani (fino al 2021 vestiva la maglia dell'Orlando City) per gli euro italiani che non saranno altrettanto ricchi, ma gli consentono di rimettere piede in una competizione di livello. Lui che ha vinto tutto (o quasi) quello che si può mettere in bacheca (una Champions, 4 Premier League e altre varie coppe e coppette in giro per l'Europa), ha scelto Venezia per ritornare a sentirsi calciatore. Al contrario, invece, Lorenzo Insigne ha deciso di voltare definitivamente pagina nella sua carriera.

Perché al di fuori di Napoli non ci potrà essere mai più posto nel suo cuore per un altro club italiano o europeo. E allora via: Mls, Canada e cascate di dollari per una «pensione dorata» in un campionato che di calcio ha decisamente poco. Prima di fare la valigia, però, il Napoli resta il primo amore e con esso il desiderio di chiudere alla grande la stagione. A partire da domani pomeriggio, quando a Venezia gli azzurri andranno con la ferma decisione di prendersi i tre punti e rimettersi in carreggiata scudetto in vista della supersfida della prossima settimana contro l'Inter.

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Ma, come detto, quella tra Insigne e Nani è anche la sfida tra due che sanno giocare sempre sopra le righe. Il portoghese ha impiegato una manciata di minuti dal suo esordio per servire subito un assist vincente e presentarsi con il miglior bigliettino da visita a tutto il popolo lagunare. Insigne, dal canto suo, ha addirittura l'onore di aver inserito un vocabolo nuovo nella Treccani «Tiro a giro», cose che non capitano tutti i giorni, né tanto meno a tutti. Un mix di elementi che rende ancora più interessante e intrigante la sfida nella sfida del Penzo. Nani, ancora a secco, dopo l'assist intende sbloccarsi, perché pur non avendo il Dna del bomber, sa essere decisivo sotto porta. Insigne, invece, non ha ancora segnato su azione in campionato e proprio contro il Venezia nella gara di andata ha sbagliato il primo dei tre rigori stagionali (salvo poi segnare al secondo tentativo). Eccoli qui tutti gli ingredienti giusti per la sfida dei numeri 10 senza numero 10. 

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