Zielinski, basta con le pause:
deve essere l'anno della svolta

Zielinski, basta con le pause: deve essere l'anno della svolta
di Francesco De Luca
Martedì 20 Luglio 2021, 17:00 - Ultimo agg. 21 Luglio, 08:09
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Fateci caso. Tra i possibili partenti del Napoli lui non c'è più. Mancanza di richieste, o magari la clausola fissata nel contratto firmato un anno fa (100 milioni). O forse è il rendimento altalenante che tiene distanti i top club da Piotr Zielinski, 27 anni, dal 2016 in azzurro. Ha fatto cose egregie in queste cinque stagioni, però non ha avuto continuità. Non ha mai dato la sensazione di poter prendere il Napoli per mano. Può (e deve) tentare di farlo in questo campionato, dopo un Europeo deludente per la Polonia. Eliminando le pause all'interno di una partita, ha i mezzi per fare meglio rispetto alla scorsa stagione, in cui ha comunque realizzato il maggior numero di reti nella sua carriera: 10 in 46 partite tra campionato e coppe.

Zielinski non cambierà né ruolo né posizione nel 4-2-3-1 di Spalletti: giocherà alle spalle della punta Osimhen e, quando rientrerà, Mertens dovrà accontentarsi di fare la riserva del nigeriano perché da sottopunta non funziona. Piotr ha notevoli qualità tecniche, è sul piano della personalità che deve migliorare e in questo può aiutarlo il nuovo allenatore che lavora a tutti i livelli sui suoi uomini.

Un vantaggio per il polacco è il ritorno nello staff tecnico di Calzona e Sinatti, due ex collaboratori di Sarri che lo hanno seguito quando era giovanissimo, prima ad Empoli e poi a Napoli: sanno come perfezionarlo. 

 

Si sono sprecati i paragoni tra Zielinski e stelle del calcio, in particolare De Bruyne. Un parallelo, quello con l'asso belga del City, che ha fatto perfino Boniek, presidente della federazione polacca. Il diretto interessato, per la verità, aveva confidato di avere un altro modello nei primi anni napoletani: Hamsik, capitano azzurro fino al 2019, quando decise di accettare la ricchissima offerta dei cinesi del Dalian e si congedò dalla squadra.

A proposito di possibili partenti: non si ascoltano più voci di interessamenti di grandi club spagnoli per Fabian Ruiz, tenuto ai margini da Luis Enrique, il ct delle Furie Rosse, durante l'Europeo.

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