La fascia di capitano al braccio, un'emozione forte nel match contro il Monza per Piotr Zielinski. «Indossare la fascia è un onore per me, l'anno scorso è successo un paio di volte, non è una cosa nuova per me. È un responsabilità grande e la sento, io cerco di rispondere sul campo», ha detto Piotr. Il centrocampista polacco è quello che sta da più tempo a Napoli e vuole restarci. «Avevo qualche offerta dalla Premier League, é stata una mia intuizione e mi sentivo di rimanere: sono contento e vorrei restare», ha spiegato il centrocampista polacco che ha aggiunto. «In passato è vero che ho avuto offerte ma volevo far bene con il Napoli e volevo restare per fare qualcosa veramente di importante con questa maglia».
Il suo contratto con il Napoli è in scadenza nel 2024 (ingaggio di 3.5 milioni), proseguirà il discorso per il rinnovo per trovare la convergenza con il club azzurro: la volontà comune è di proseguire insieme e riprenderà la trattativa per trovare un punto d'intesa. «C'è un altro anno, il mio procuratore parlerà con la società e prenderemo delle decisioni.
Zielinski ha coronato quest'anno il sogno dello scudetto, dopo averlo sfiorato nel 2018, nell'anno dei 91 punti con Sarri allenatore. E la sua immagine dopo il gol di Raspadori a Torino contro la Juventus, che di fatto decretò in maniera definitiva il trionfo degli azzurri di Spalletti, è di quelle simbolo di quest'annata fantastica degli azzurri. «La vittoria all'Allianz Stadium é stata una bellissima soddisfazione perché li abbiamo capito che avevamo il sogno vicinissimo. È stata una bellissima cosa», ha detto nel dopo partita e ha aggiunto: «Vincere a Napoli è una stata una cosa incredibile e siamo orgogliosi, la vittoria é stata una cosa grandissima per società e città».
Una brutta sconfitta quella di Monza. «Dovevamo calciare in porta e non sempre abbiamo fatto la scelta giusta: potevamo fare meglio e ci dispiace», ha spiegato entrando più nei dettagli del ko e sottolineando anche i suo errori. «Devo tirare più spesso di destro o di sinistro, ho fatto un tiro da fuori e sono stato pericoloso: in altre situazioni ho passato la palla e due/tre volte ho sbagliato. Il tiro è la mia arma e devo usarla più spesso». Sguardo già rivolto alla prossima sfida contro l'Inter al Maradona. «Dovevamo fare meglio e potevamo farlo. Dispiace per i tifosi che sono venuti fin qui. Adesso lavoriamo bene questa settimana, per fare bene contro l'Inter». Dal capitano di giornata, al capitano di stagione il coro è unanime. Giovanni Di Lorenzo è stato perentorio in un post su Instagram. «Perdere non ci piace. Testa alla prossima».
La difesa nuova schierata a Monza da Spalletti, con l'esordio di Bartosz Bereszynski dal primo minuto e Juan Jesus difensore centrale in coppia con Rrahmani, non ha funzionato al meglio: si sono avvertite le assenze di due pilastri come Di Lorenzo e Kim e gli automatismi non sono stati quelli soliti nelle chiusure. Due gol della squadra di Palladino e altre occasioni per colpire, attento Gollini a evitare altre reti della formazione di casa: la linea a quattro difensiva ha sofferto la velocità degli attaccanti del Monza e gli affondi soprattutto nelle ripartenze. E per il Napoli è arrivato il secondo ko in trasferta di campionato, dopo quello del Meazza contro l'Inter: per gli azzurri a Monza si è così interrotta la lunga serie positiva esterna di otto vittorie consecutive e il pareggio con l'Udinese che consentì alla squadra di Spalletti di vincere aritmeticamente lo scudetto.