Mudit al traguardo: quasi completato il museo degli illustri tarantini

Mudit al traguardo: quasi completato il museo degli illustri tarantini
di Nicola SAMMALI
Lunedì 25 Luglio 2022, 05:00
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L’ultimo passaggio, mercoledì in consiglio comunale (il primo della nuova amministrazione Melucci), darà il via libera definitivo all’apertura del Mudit, il museo degli illustri tarantini. L’inaugurazione potrebbe avvenire a settembre o, comunque, entro la fine di quest’anno. Il contenitore culturale, che unisce archeologia e memoria storica della città, rivitalizzerà la zona di via Plateja, dove sorge l’antica Masseria Solito (le cui origini risalgono al XVI secolo) che lo ospiterà.

La storia dell'edificio

L’edificio, dopo anni di abbandono, è stato salvato dall’abbattimento da parte di privati e restaurato: gli interventi sono terminati a inizio 2022, restituendo a Taranto un piccolo gioiello che era destinato a lasciare posto alla costruzione di un palazzo di sei piani (Il terreno era di proprietà della famiglia Mazzilli, di Bari, che aveva ottenuto la concessione edilizia.

Si salvò dalle ruspe quando il Comune la acquisì al patrimonio).

Ora che è stato riportato a splendere, diventerà punto di riferimento del quartiere. Il perfezionamento dell’esproprio di un terreno nel perimetro dell’area (che rientra in uno dei punti all’ordine del giorno in consiglio dopodomani) chiuderà la fase burocratica con un atto di approvazione e di indirizzo. Poi il Mudit sarà a tutti gli effetti fruibile, un luogo di aggregazione e innovazione tecnologica, con spazi di incontro e socialità.

L'intervento

L’intervento di restauro dei fabbricati della masseria Solito è stato reso possibile grazie a un finanziamento regionale da 1,6 milioni di euro, ottenuto dalla prima amministrazione Melucci attraverso il bando Smart in Puglia Community Library. La masseria è l’unico reperto rimasto in piedi di una Taranto bucolica che non c’è più: è stata oggetto di recupero, riqualificazione e adeguamento funzionale e tecnologico, per circa 1,2 milioni di euro. Il Mudit è caratterizzato da un’arena urbana all’aperto, e contiene un bar, un bookshop, dei laboratori didattici al piano nobiliare, una grande galleria espositiva e una biblioteca di comunità. Per il rifacimento complessivo delle coperture lignee è stata adottata una tecnica costruttiva molto particolare che si chiama «camorcanna».

Le condizioni della masseria Solito erano tali da imporre la messa in sicurezza delle strutture murarie in pericolo di crollo; opere di rinforzo e miglioramento antisismico; consolidamento delle strutture arcuate e voltate; demolizione di contrafforti in tufo. Il recupero funzionale è passato anche da svariati lavori come il rifacimento delle pavimentazioni di tutti gli ambienti, il restauro degli infissi esistenti e/o sostituzione di quelli non recuperabili, una nuova scala per l’accesso al roof garden, un giardino pensile sul tetto dell’edificio. L’obiettivo era di implementare la funzionalità e la fruibilità della struttura per tutto l’anno. Il recupero delle basole della via Appia e la valorizzazione dei ritrovamenti archeologici (nel cantiere) ne fanno un luogo di grande interesse culturale.

Il Mudit offre postazioni multimediali, dotate di tablet, per approfondire le schede sui singoli personaggi illustri di Taranto. La masseria Solito non aveva un riconoscimento ufficiale di interesse culturale o storico, e per questo poteva essere demolita. Ma un gruppo di cittadini si oppose, fondando successivamente l’associazione culturale Cesare Giulio Viola, che si è occupata di individuare e conservare le opere dei tarantini illustri. Gli allestimenti, innovativi, del Mudit, sono curati invece dalla cooperativa Museion. La società ha infatti vinto il bando per la gestione del museo, mentre i lavori di restauro sono stati realizzati dalla Edilres Srl. Il comitato scientifico si è occupato invece di individuare e catalogare il materiale riguardante i tarantini illustri che saranno inseriti nel prestigioso percorso museale: si tratta del primo museo di questo tipo in Italia, e tra pochi mesi aprirà le porte alla città. La lunga attesa sta per finire.

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