Novità in vista sulla stazione spaziale
in arrivo meno russi e più cinesi

Novità in vista sulla stazione spaziale in arrivo meno russi e più cinesi
Lunedì 22 Agosto 2016, 21:39
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Novità in vista sulla Stazione Spaziale, che potrebbe diventare ancora più internazionale e aprirsi ad equipaggi che arrivano da Paesi emergenti (Bric), come Brasile, India, Cina e Sudafrica, mentre potrebbe ridimensionarsi l'equipaggio russo. La Russia ha infatti proposto di inviare 2 e non più 3 astronauti nella casa tra le stelle, i cui abitanti passerebbero così da 6 a 5. «La Russia l'ha posta come opzione e la Nasa valuterà la proposta in tutti i suoi aspetti», ha detto in una recente conferenza stampa il responsabile della Nasa per le operazioni sulla Stazione Spaziale, Kenny Todd. Tuttavia, secondo l'agenzia di stampa russa Novosti, il capo dell'agenzia spaziale russa, Roscosmos, Igor Komarov, ha detto che la Russia è interessata a discutere la formazione di equipaggi spaziali congiunti con Brasile, India, Cina e Sud Africa e intende sentire il parere delle altre agenzie coinvolte nella Stazione Spaziale.

Commentando la notizia, il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston, ha detto all'Ansa che «la possibile riduzione dell'equipaggio russo è un tema molto delicato poiché avrebbe degli effetti anche sull'operatività dell'intera Stazione Spaziale Internazionale e sui programmi congiunti. È un'opzione che va valutata in tutti i suoi aspetti e da tutte le Agenzie coinvolte». Importante, ha rilevato, anche il nuovo scenario frutto dell'apertura ai Paesi emergenti: «mi sembra un tema molto rilevante sia dal punto di vista della Space Diplomacy che della Space Economy. Come è noto, gli americani non hanno ad oggi permesso ai cinesi di accedere alla ISS, spingendoli a sviluppare molto velocemente e con successo le relative tecnologie spaziali; in particolare a settembre verrà lanciato Tiangong 2, il secondo modulo della stazione spaziale cinese. Con questa apertura, lo scenario che crea le condizioni di questo isolamento cinese potrebbe cambiare e portare a nuove opportunità di collaborazione». L'altro punto interessante, ha aggiunto, è che per i russi la Stazione Spaziale «sembra divenire, a parità di investimento, meno interessante dal punto di vista scientifico e tecnologico mentre può essere sfruttata in uno spirito più vicino alla Space Economy coinvolgendo altre nazioni disposte ad investire nel progetto».

Di questi nuovi scenari si dovrà tenere conto anche nella prossima Ministeriale dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa),in programma in dicembre a Lucerna, e che riunirà i ministri con delega allo spazio dei Paesi dell'Esa. La Nasa intanto punta ad aumentare la sua presenza sulla stazione orbitale, grazie alle capsule che stanno sviluppando le aziende Boeing e SpaceX. A differenza della capsula russa Soyuz, che trasporta 3 astronauti e che è l'unico veicolo attualmente in servizio per e dalla Stazione Spaziale, i nuovi veicoli potranno ospitare 4 astronauti. I sedili saranno occupati principalmente da astronauti della Nasa, ma uno o più posti saranno destinati agli altri paesi partner della Stazione, cioè Giappone, Europa e Canada. Se la Russia, che è impegnata nel programma della stazione fino al 2024, non ridurrà il suo equipaggio, il servizio di taxi spaziale permetterà così di portare a sette gli astronauti a tempo pieno nella stazione orbitale.
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