«La Campania continua a volare» e lo farà con Samantha Cristoforetti sulla Stazione Spaziale Internazionale. La conferma della partenza della missione Minerva, a partire dal 15 aprile, riporta in orbita l’esperimento creato nei laboratori napoletani di Ali s.c.a.r.l. di Napoli, l’azienda aerospaziale che ha sottoscritto con l’Asi (Agenzia Spaziale Italiana) un accordo per la realizzazione di due Space Box nell’ambito della spedizione coordinata dall’astronauta Samantha Cristoforetti. I nuovi laboratori dove saranno realizzati i MiniLab sono stati inaugurati lo scorso 4 aprile, alla presenza del ministro Mara Carfagna, presso il Polo Tecnologico Aerospaziale Fabbrica dell’Innovazione di via Emanuele Gianturco.
Il minilab progettato da Ali sarà Il principale payload di Irenesat-Orbital; un mini satellite che utilizzerà una propria tecnologia di rientro dallo Spazio chiamata Irene (brevettata dalla società consortile Ali), per riportare sulla Terra esperimenti in totale autonomia. Il primo esperimento testato nel MinilLab è stato Readi-Fp (Reducing Arthritis Dependent Inflammation First Phase), ideato dal Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e ingegnerizzato dalla storica società spaziale Marscenter, quest’ultima controllata al 98% da Space Factory. Readi-Fp ha avuto, in particolare, l’obiettivo di testare molecole provenienti dalle vinacce per la prevenzione dell’osteoporosi nei voli spaziali, un fenomeno molto sentito dagli astronauti, ma utile anche al miglioramento delle terapie osteoporotiche sulla Terra.