Gli effetti sulla vista dopo un anno nello spazio: ecco come cambiano gli occhi degli astronauti

Gli effetti sulla vista dopo un anno nello spazio: ecco come cambiano gli occhi degli astronauti
Gli effetti sulla vista dopo un anno nello spazio: ecco come cambiano gli occhi degli astronauti
Domenica 2 Maggio 2021, 09:15 - Ultimo agg. 3 Maggio, 08:49
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La massa muscolare, la densità ossea, ma non solo. Gli astronauti che vanno in missione nello spazio accusano problemi anche alla vista a causa delle particolari condizioni ambientale legate alla microgravità orbitale. Un nuovo studio è stato pubblicato giovedì sulla rivista Jama Opthalmology e ha preso in esame i problemi riscontrati da Kelly e Kornienko che sono stati nello spazio nella One Year Mission.

«Dopo che gli astronauti hanno iniziato a volare in missioni di lunga durata di circa 6 mesi, abbiamo iniziato a osservare i cambiamenti negli occhi di alcuni astronauti che non avevamo osservato quando hanno volato per brevi missioni di circa 2 settimane sullo Space Shuttle», ha detto alla CNN l'autore dello studio Brandon R. Macias, direttore del Cardiovascular and Vision Laboratory presso la NASA Johnson Space Center di Houston. «Ora abbiamo alcuni astronauti che hanno volato per missioni di durata ancora più lunga fino a 1 anno nello spazio e le nostre scoperte preliminari suggeriscono che la durata della missione del volo spaziale può contribuire a peggioramenti come il gonfiore dei tessuti della testa del nervo ottico».

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I cambiamenti osservati in Kelly e Kornienko sono stati confrontati con i membri dell'equipaggio che hanno trascorso circa sei mesi sulla stazione.

Entrambi gli uomini hanno sperimentato molteplici cambiamenti strutturali nei loro occhi. Uno ha sviluppato un lieve edema del disco ottico. «L'edema del disco ottico può verificarsi quando le fibre nervose che entrano nella parte posteriore dell'occhio si gonfiano o quando il CSF (liquido spinale cerebrale) si accumula attorno alle fibre nervose», ha detto Macias. «Se il gonfiore è grave e dura per un lungo periodo di tempo, la funzione visiva può essere compromessa».

I ricercatori ritengono che le loro scoperte necessitino di misurazioni ancora più affidabili sia durante la missione che una volta tornati sulla Terra. Solo così potrebbero spiegare come mai alcuni membri della missione hanno più cambiamenti rispetto ad altri. Queste informazioni potrebbero aiutare il team di ricerca a sviluppare modi per prevenire il verificarsi della sindrome neuro-oculare associata al volo nello spazio.

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