La NASA ha deciso di intraprendere due nuove missioni su Venere, il pianeta più vicino alla Terra e che ha molte caratteristiche simili al nostro pianeta: «potrebbe essere stato il primo mondo abitabile nel sistema solare, completo di oceano e clima simile alla Terra», si legge nel comunicato della NASA. Queste missioni parleranno anche italiano, non solo perché partecipa l'Agenzia Spaziale Italiana ma perché a una delle due esplorazioni è stato dato il nome del grande scienziato italiano Leonardo da Vinci.
(credits photo NASA)
Ogni missione dovrebbe essere lanciata nel periodo 2028-2030. Le missioni selezionate sono: DAVINCI+ (Indagine sull'atmosfera profonda di Venere su gas nobili, chimica e immagini) e misurerà la composizione dell'atmosfera di Venere per capire come si è formata ed evoluta, oltre a determinare se il pianeta ha mai avuto un oceano.
Venus, here we come!
Congratulations to the DAVINCI+ & VERITAS teams. We're looking forward to the secrets these missions will reveal about Venus. https://t.co/Yofbg1tDot
Want to learn more? Watch #NASAScience Live tomorrow at 3pm ET on @NASA TV. Send in Qs using #askNASA pic.twitter.com/0fXA00VQXA— Thomas Zurbuchen (@Dr_ThomasZ) June 2, 2021
Inoltre, DAVINCI+ restituirà le prime immagini ad alta risoluzione delle caratteristiche geologiche uniche su Venere note come "tessere", che possono essere paragonabili ai continenti della Terra, suggerendo che Venere ha una tettonica a placche. La missione potrebbe riscrivere e reinterpretare la nostra comprensione della formazione dei pianeti terrestri nel nostro sistema solare e oltre.
VERITAS (Venus Emissivity, Radio Science, InSAR, Topografia e Spettroscopia) è l'altra missione e mapperà la superficie di Venere per determinare la storia geologica del pianeta e capire perché si è sviluppato così diversamente dalla Terra. Verranno realizzate delle ricostruzioni 3D per scoprire se processi come la tettonica a placche e il vulcanismo sono ancora attivi su Venere. VERITAS cercherà anche di capire il tipo di roccia che contraddistingue Venere, che è in gran parte sconosciuto, per determinare se i vulcani attivi stanno rilasciando vapore acqueo nell'atmosfera.
Il Centro Aerospaziale Tedesco fornirà il mappatore a infrarossi, mentre l'Agenzia Spaziale Italiana e il Centre National d'Etudes Spatiales francese contribuiranno al radar e ad altre parti della missione.
«Utilizzando tecnologie all'avanguardia che la NASA ha sviluppato e perfezionato in molti anni di missioni e programmi tecnologici, stiamo inaugurando un nuovo decennio di Venere per capire come un pianeta simile alla Terra possa diventare una serra. Non si tratta solo di capire l'evoluzione dei pianeti e l'abitabilità nel nostro sistema solare, ma di estendere oltre questi confini agli esopianeti, un'area di ricerca eccitante ed emergente per la NASA», ha detto Thomas Zurbuchen, amministratore di NASA per la scienza.
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