Alcuni dipendenti di Instagram hanno evidenziato la possibile "censura", ritenuta involontaria, di alcuni post pro-Palestina nelle ultime settimane. L'algoritmo, però, è stato accusato di discriminare le persone di fede musulmana. Come spiega BuzzFeed, la censura sarebbe attribuibile al fatto che la «moderazione su larga scala è prevenuta contro un qualsiasi gruppo emarginato». Da qui l'impossibilità di vedere sul proprio feed i contenuti filo-palestinesi.
Il mondo Facebook però ha subito provato a porre un argine cambiando alcuni dettagli dell'algoritmo: adesso non ci sarà più alcuna differenza tra post "originali" e repost, che avranno tutti la stessa visibilità. Fino ad ora la pubblicazione di un contenuto altrui veniva etichettato come più di nicchia e quindi riceveva meno visibilità dall'algoritmo stesso. Adesso tutti avranno lo stesso peso, risolvendo un bug che già nelle scorse settimane aveva creato qualche grattacapo alla piattaforma. Tanto che Adam Mosseri, capo di Instagram, era stato costretto a scusarsi con le minoranze musulmane.