Con Swappie smarthphone ricondizionati che rispettano l’ambiente

Con Swappie smarthphone ricondizionati che rispettano l’ambiente
di Guglielmo Sbano
Sabato 29 Ottobre 2022, 07:34 - Ultimo agg. 08:11
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Ogni anno, l’industria dell’elettronica rilascia milioni di tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera: da solo, il settore è infatti responsabile del 3% delle emissioni a livello globale. Nonostante ciò, un Report di Impatto Ambientale commissionato da Swappie, sito specializzato la compravendita di iPhone ricondizionati in Europa, rivela che uno smartphone ricondizionato produce il 78% di carbonio in meno rispetto a un device nuovo. 

Questo risultato è ottenuto grazie ad un efficace modello di business messo a punto dall’azienda nel quale tutti i procedimenti che richiedono un’alta intensità di emissioni di carbonio legati all’approvvigionamento dei materiali, alla supply chain e alla produzione sono eliminati.

Realizzare un nuovo smartphone richiede elementi rari e di valore, la maggior parte dei quali deriva dall’estrazione mineraria che ha un impatto negativo a livello ambientale e sociale.

Basti pensare che nel 2021, l’impronta carbonica di uno smartphone ricondizionato - ovvero la misura del suo impatto climatico - ha raggiunto il livello di 61.5kg di emissioni di CO2e, l’equivalente delle emissioni catturate da una piccola pianta in 10 anni. Scegliendo un iPhone ricondizionato infatti, si prolunga la vita di uno smartphone esistente e si riduce allo stesso tempo la propria impronta carbonica.

Dal suo lancio nel 2016 Swappie ha visto una rapida crescita, con due centri di ricondizionamento in Finlandia e in Estonia, la presenza in 15 mercati e un team di oltre mille risorse. Un fenomeno, questo, che ha avuto come conseguenza un aumento delle proprie emissioni di gas serra.  Tuttavia,  nel report vengono indicati alcuni obiettivi, talvolta ambiziosi, che Swappie si è posta per ridurre il proprio impatto ambientale. Tra questi vi sono:

  • la riduzione delle emissioni derivanti dal consumo energetico e la completa transizione alle fonti di elettricità rinnovabili per tutte le sedi entro il 2024;
  • l’integrazione  di sistemi innovativi di gestione e recupero dei rifiuti elettronici in tutti i processi: la riutilizzazione del 100% delle parti funzionali degli smartphone, con la raccolta e il riciclo del 100% delle parti non funzionali ed eventuali altri rifiuti elettronici entro il 2024;
  • il proseguimento della campagna Right to Repair a sostegno di un diritto universale alla riparazione e l’impegno di continuare a lavorare a fianco di Eurefas (European Refurbishment Association).

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