Discutere del sesso degli angeli è inutile, mentre crea polemica parlare di quello dei cavi audio. A far discutere è il modo in cui è chiamata la parte dello spinottto che si inserisce e quella che riceve. La prima è infatti chiama «maschio» e la seconda «femmina». Non a caso, perché ricorda la fecondazione. L'atto con cui si procrea. Un linguaggio che «non può più essere accettato» per la Professional Audio Manufacturers Alliance (Pama), associazione statunitense dei produttori di materiale audio. Che così ha deciso di inviare alle aziende affiliate un questionario volto a «raccogliere feedback sul linguaggio problematico e sollecitare suggerimenti su una terminologia alternativa e neutra».
"The Professional Audio Manufacturers Alliance industry group is leading an effort to finally get rid of 'male' and 'female' connector terminology and replace it with something not horrible." https://t.co/M37GClCREc
— Mike Rugnetta (@mikerugnetta) July 7, 2021
Non solo sessismo
C'è anche un altro problema di linguaggio che sta tormentando il mondo della tecnologia. E riguarda i termini utilizzati per indicare il rapporto tra due hardware, in cui uno hai il controllo dell'altro. Ebbene in questo caso, soprattutto negli Stati Uniti, si usano le parole «master» e «slave» («padrone» e «schiavo»).