Creato il materiale più nero di sempre: assorbe il 99% della luce e servirà a produrre superpannelli solari

Creato il materiale più nero di sempre: assorbe il 99% della luce e servirà a produrre superpannelli solari
di Antonio Bonanata
Mercoledì 28 Ottobre 2015, 09:29 - Ultimo agg. 11:26
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A scanso di equivoci: la foto che vedete qui sopra non è un errore di caricamento ma, a suo modo, mostra l’ultima, portentosa creazione di un gruppo di scienziati. Si tratta del materiale più nero di sempre, capace di assorbire il 99 per cento della luce che lo colpisce. La sua tonalità è di oltre un quarto più nera del nanotubo di carbonio, la struttura più oscura – cromaticamente parlando – finora conosciuta.

Gli autori della nuovissima creazione, come riportato dall’Indipendent, si sono lasciati ispirare da uno scarabeo completamente bianco e ora si augurano che questo materiale possa contribuire a realizzare pannelli solari migliori e più efficienti o, comunque, che ne cambi il metodo di produzione sino ad oggi utilizzato. Si avrebbero, infatti, dei pannelli in grado di assorbire ancora più luce, «a tutti gli angoli e polarizzazioni», come hanno scritto nel presentare l’innovativo materiale.



Un obiettivo assai improbabile da raggiungere, eppure il team sembra ben determinato a proseguire su questa strada.

Coloro che hanno avuto il privilegio di osservarlo in anteprima, hanno dichiarato che l’esperienza è stata particolamente “strana”; era, infatti, talmente nero da non essere neanche riusciti a distinguerlo: l’occhio umano non può captare un materiale così scuro.



L’idea di realizzarlo, hanno raccontato gli scienziati, è nata dallo scarabeo cyphochilus, il cui guscio occupa una posizione della scala cromatica a dir poco unica, che gli permette di riflettere perfettamente la luce.



Il materiale “più nero del mondo” è così versatile che lo si può anche diluire in un liquido, predisponendolo agli usi più vari. La ricerca “Valorizzare l’oscurità strutturale nelle lunghezza d’onda visibili e a infrarossi per una nuova sorgente di luce”, in cui viene illustrato il processo di creazione di questo materiale, è stata pubblicata su Nature Nanotechnology.



Già un anno fa, in Inghilterra, un’azienda di nanotecnologie aveva realizzato il Vantablack, una sorta di precursore dell’invenzione attuale.