«Virtual home care academy», l'audiovisivo al servizio dei familiari dei pazienti

«Virtual home care academy», l'audiovisivo al servizio dei familiari dei pazienti
di Alessandra Farro
Martedì 3 Agosto 2021, 08:00
2 Minuti di Lettura

Alla Mostra del cinema di Venezia verrà presentato “Virtual home care academy” negli spazi di Paradise Pictures, per formare i familiari dei pazienti con fabbisogno clinico complesso.

Il progetto, realizzato dalla cooperativa sociale Sirio e da Home Medicine Italia, azienda specializzata nell’erogazione di cure domiciliari associate a servizi di telemedicina, si pone l’intento di mettere al servizio del personale sanitario l’audiovisivo, per formare i familiari dei pazienti con fabbisogno clinico complesso e il personale sanitario con l’ausilio della tecnologia VR 360° 3D.

Grazie alla tecnologia della Virtual Reality è possibile replicare senza limiti di tempo e spazio e in maniera assolutamente fedele alla realtà, quindi di reale utilità, le manovre e i comportamenti da tenere con un paziente in trattamento domiciliare.

Attraverso l’utilizzo dei visori 3D vengono riprodotte in realtà virtuale procedure infermieristiche complesse richieste nell’ambito di un servizio di cure domiciliari integrate ad alta intensità assistenziale per pazienti tracheostomizzati e in ventilazione meccanica. In tal modo lo spettatore ha la sensazione di assistere dal vivo nella stanza del paziente all’esecuzione di tali procedure.

Il progetto pilota è stato realizzato dalla società The Virtual Reality Production, spin-off aziendale di Paradise Pictures già attiva in produzione e distribuzione cinematografia oltre che rent e service per l’audiovisivo, con cinepresa 360° 3D in 11K ed ha visto come protagonista un’attrice d’eccezione Federica Paganelli, prima paziente in cure domiciliari integrate dall’Asl Napoli 3 Sud 25 anni fa.

Federica è una giovane donna affetta da sindrome di Werdnig – Hoffman, malattia rara che la costringe a essere completamente paralizzata e collegata a un ventilatore polmonare.

Nonostante queste difficoltà, si è battuta per realizzare i propri sogni: migliorare la qualità dell’assistenza domiciliare di altre persone che vivono le sue stesse difficoltà. Oggi lavora in Sirio, presieduta dal dottor Alessandro Desiderio, grazie al comunicatore a puntamento oculare.

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