Eva, il robot empatico: riconosce le emozioni degli umani e le imita

Eva, il robot empatico: riconosce le emozioni degli umani e le imita
Eva, il robot empatico: riconosce le emozioni degli umani e le imita
Giovedì 3 Giugno 2021, 09:43 - Ultimo agg. 4 Giugno, 08:53
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Quando avrai bisogno di un po' di empatia, potresti farti aiutare da un robot. Perché la Columbia University ha realizzato il primo in grado di ricambiare il sorriso degli esseri umani. Il robot in realtà è una "lei" e si chiama Eva: è dotata di intelligenza artificiale che le permette di riconoscere le espressioni umane e di imitarle, usando la mimica. 

Presentata alla Conferenza internazionale sulla Robotica e l'Automazione (Icra) dai ricercatori della Columbia University, potrà aprire la strada a una nuova generazione di robot collaborativi capaci di conquistare la fiducia delle persone per lavorare al loro fianco all'interno di scuole, fabbriche e ospedali.

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«L'idea di Eva ha preso forma qualche anno fa, quando io e i miei studenti abbiamo iniziato a notare che i robot del nostro laboratorio ci fissavano attraverso degli occhi di plastica sbarrati», racconta l'ingegnere Hod Lipson, a capo del Creative Machines Lab della Columbia University.

Intenzionati a superare quelle espressioni gelide e un pò inquietanti, i ricercatori hanno iniziato a progettare Eva, un robot autonomo con un volto espressivo realizzato con materiali soffici di colore blu, per ricordare i componenti del celebre gruppo teatrale statunitense Blue Man Group.

Grazie a "muscolI" artificiali (fatti di cavi e attuatori), Eva può esprimere sei emozioni di base (rabbia, disgusto, paura, gioia, tristezza e sorpresa) e una serie di altre emozioni più sfumate. Una volta completata la parte meccanica del robot, i ricercatori si sono dedicati alla programmazione del suo sistema di intelligenza artificiale. Il "cervello" di Eva è stato realizzato usando diverse reti neurali di apprendimento profondo ("deep learning"). Nella prima parte dell'addestramento, il robot ha guardato per ore alcuni filmati che mostravano le diverse espressioni del suo volto: in questo modo ha imparato a riconoscersi (come allo specchio) e ad associare le emozioni al movimento dei suoi muscoli facciali artificiali. Nella seconda fase dell'addestramento, Eva ha imparato a riconoscere le espressioni umane e a rispondere a tono imitandole. Il risultato non è ancora molto realistico, ma segna comunque una svolta verso robot sempre più "umani".

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