Sony collabora ad un ambizioso progetto di sperimentazione di Smart City a Roma

Sony collabora ad un ambizioso progetto di sperimentazione di Smart City a Roma
di Guglielmo Sbano
Martedì 1 Giugno 2021, 10:24
4 Minuti di Lettura

Sony ha annunciato che i sensori d’immagine IMX500, con elaborazione basata su intelligenza artificiale, sono al centro di tre sperimentazioni di smart city che saranno realizzate insieme a Citelum ed Envision nella città di Roma. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento prodotto dal traffico cittadino, ottimizzare la pianificazione del trasporto pubblico e ridurre gli incidenti agli attraversamenti pedonali.

Il principale scopo della sperimentazione è valutare e realizzare un sistema di parcheggi smart, basati proprio sui sensori IMX500, che consenta di ridurre l’inquinamento e gli ingorghi derivanti dalla necessità di girare a lungo alla ricerca di un parcheggio. Il sistema prevede l’invio di una notifica su smartphone, tramite un’apposita app, con l’indicazione del posto di parcheggio libero più vicino alla destinazione dell’automobilista.

Il test è volto anche allo studio di sistemi per smart city che ottimizzino la capacità della rete di trasporto pubblico e ne incrementino l’utilizzo. Lo scopo, anche in questo caso, è quello di adottare pensiline smart alle fermate, in grado di contare i passeggeri che salgono e scendono da ogni mezzo, così da rilevare i sovraccarichi e garantire migliore pianificazione del servizio e ottimizzazione dei costi.

Infine, nell’intento di ridurre gli incidenti sulle strisce pedonali, è prevista la progressiva attivazione di un sistema di alert in corrispondenza degli attraversamenti con il compito di segnalare agli automobilisti, tramite un impianto di illuminazione smart a pavimento che li renda più visibili, il passaggio di pedoni.

Il sensore d’immagine IMX500 è il primo a integrare una funzione di elaborazione basata sull’intelligenza artificiale. La configurazione usata per la sperimentazione consente di estrarre, in tempo reale, i metadati derivati dalle informazioni relative a un parcheggio libero, alla presenza di un pedone in procinto di attraversare la strada o al numero dei passeggeri in salita o in discesa da un mezzo pubblico.

Le immagini non vengono salvate né trasmesse dal sensore, nel rispetto delle leggi sulla privacy.

Oltre ai sensori, le tecnologie alla base della sperimentazione comprendono puntali smart installati nel centro di Roma. Nella fase preliminare, si è provveduto ad addestrare una rete neurale all’identificazione dei parcheggi liberi, del numero di passeggeri in attesa alle fermate e in salita/discesa dai mezzi e dei pedoni in prossimità degli attraversamenti. Ogni puntale smart è costituito da due sensori rivolti verso le strade circostanti e verso i posti di parcheggio. I sensori inviano, in tempo reale, i dati elaborati dalle reti neurali relativi alla esatta posizione del parcheggio libero individuato, alla presenza di pedoni e al numero dei passeggeri in attesa alle pensiline delle fermate.

I dati sulla esatta posizione dei posti di parcheggio liberi vengono trasmessi in tempo reale dal sensore posizionato internamente al puntale, immediatamente elaborati, utilizzando le reti neurali, e successivamente inviati alla piattaforma software, disponibile in cloud, ad Envision, l’azienda partner della sperimentazione. Le coordinate del parcheggio disponibile vengono indicate in tempo reale su una mappa visualizzata sul display del dispositivo mobile usato dall’automobilista per dirigersi verso la zona segnalata.

La presenza dei pedoni invece, viene misurata e confrontata in diversi punti della città. Il sistema di reti neurali rileva i pedoni che attraversano le strisce pedonali e invia un segnale luminoso agli automobilisti per segnalarne l’attraversamento.

Infine, per le pensiline smart, i dati, elaborati dal sensore all’interno del puntale attraverso le reti neurali e relativi al numero delle persone in attesa alla fermata e che salgono e scendono dall’autobus, vengono inviati a una piattaforma software di Envision; questa li aggrega e li rende fruibili per gli addetti alla gestione della rete di trasporto pubblico, così da consentire di ottimizzare la pianificazione e la programmazione dei trasporti. In base a una cifra di merito calcolata come parametro di “affollamento”, il sistema può segnalare il raggiungimento della capienza massima di un autobus per evitare sovraffollamenti, gestire al meglio la rete dei trasporti e migliorare l’esperienza di viaggio dei cittadini.

La sperimentazione, che avrà inizio nel mese di giugno, è condotta a Roma in collaborazione con due start-up dell’ecosistema italiano e con Citelum, e supportata da Sony Europe. 

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