La bella Natalya vuole venire in Italia: ma è una truffa con e-mail

La sedicente Natalya
La sedicente Natalya
di Marco Scarazzatti
Martedì 10 Febbraio 2015, 10:47 - Ultimo agg. 16:03
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ROVIGO - Una truffa on line ben congeniata in apparenza, ma scoperta proprio sul finale a causa di alcune madornali sviste dell'autore, ha per protagonista una sedicente ragazza ucraina desiderosa di scappare dal proprio Paese in cerca di una vita migliore in Italia.



Non la solita mail che in tantissimi italiani (e anche italiane) hanno ricevuto negli ultimi anni. Ma una mail, inviata in queste ore a molti rodigini, che nelle battute iniziali sembrava poter essere veritiera. Arrivata infatti tramite la risposta ad un profilo tutto italiano, riservato a chi è in cerca dell'anima gemella.

Tre semplici righe di presentazione e una bella fotografia di Natalya, 30enne di Kiev assieme al proprio cane con sullo sfondo un lago. Le mail successive sono ricche di descrizioni e di fotografie di ogni genere, che ritraggono la ragazza sul posto di lavoro, assieme alle amiche, con i propri genitori e persino con il proprio datore di lavoro.



Le prime perplessità sorgono quando alle domande di qualsiasi tipo non viene risposto nulla. Sorge il dubbio che possa trattarsi di mail che partono in automatico. Poi dopo l'iniziale invito per la festa di compleanno, prevista per il 14 maggio a Kiev, cambia il registro: la ragazza invece vuole venire lei per prima in Italia, stante la crisi in atto in Ucraina.

Se si prova a scrivere con un altro indirizzo di posta elettronica all’istante arrivano le stesse identiche mail di prima. Il colpo di scena finale lo prova a mettere in atto l'organizzazione che attua questo tipo di truffe via web, prima chiedendo l'indirizzo, poi in quale degli aereoporti è più comodo giungere a prendere la fantomatica ragazza e poi una volta decisa la data, ossia venerdì 13 febbraio, ecco arrivare la copia del visto intestato a Natalya Kropivnitskaya.



Nel visto turistico viene riportata come data di emissione venerdì 6 febbraio, con scadenza il 7 marzo, e il numero del passaporto. Anche qui qualcosa non torna dato che alla voce durata del soggiorno, le lingue usate sono italiano, francese e inglese, ma manca qualsiasi riferimento alla lingua ucraina.



Inoltre la giovane donna di Kiev, che per rendere tutto più veritiero ha sempre utilizzato l'indirizzo di posta elettronica di una clinica dentale dove asserisce di lavorare, chiede l'invio di 410 euro per il costo del biglietto aereo, dato che lei guadagna solamente 300 euro al mese e non ha i soldi per viaggiare. Un bel bidone.