Internet, al via il progetto tra ragazzi contro l'uso problematico: serious games per autoregolare le emozioni

Internet, al via il progetto tra ragazzi contro l'uso problematico: serious games per autoregolare le emozioni
Internet, al via il progetto tra ragazzi contro l'uso problematico: serious games per autoregolare le emozioni
Lunedì 6 Settembre 2021, 10:23 - Ultimo agg. 7 Settembre, 10:48
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Sono soprattutto i ragazzi ad abusare di internet. Riconoscere i segni di una dipendenza o uso problematico da web per combatterla e gestirla attraverso anche l'uso di giochi educativi interattivi (serious games), in modo da insegnare ai ragazzi ad auto-regolamentarsi emotivamente e trovare delle soluzioni in situazioni per loro stressanti o frustranti: questo l'obiettivo del programma psico-educativo di autoregolazione delle emozioni finanziato dal Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ccm) del Ministero della Salute per gli studenti delle scuole medie di 12-14 anni. Con i serious games gli studenti si cimenteranno in brevi simulazioni sulle lavagne interattive multimediali (LIM) in cui potranno mettere in gioco, da soli o in gruppo, alcuni loro comportamenti in situazioni critiche che i ragazzi considerano problematiche e frustranti, come essere oggetto di emarginazione e isolamento, essere accettati o rifiutati dai coetanei, avere scarsa tolleranza alla frustrazione e mancare di autodisciplina.

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Gli studenti saranno coinvolti in attività di focus-group per lo sviluppo dei moduli multimediali, saranno loro a valutare l'appropriatezza dei contenuti proposti dagli esperti. Pur essendo presentati in una modalità simile ai videogiochi, permettono di stimolare un cambiamento positivo. Durante quest'anno scolastico il progetto verrà realizzato in 20 classi di cinque Regioni (Provincia Autonoma di Trento, Lazio, Marche, Lombardia e Molise). Saranno gli insegnanti stessi, dopo un breve corso di formazione, a realizzare sessioni di lavoro con gli studenti di 45-60 minuti. I giochi saranno a disposizione dei ragazzi anche oltre l'orario scolastico, così da poterli ripetere anche a casa. 

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