L'inserzione è per scovare e pubblicare contenuti, ed è rivolta a persone che oltre all'inglese padroneggino almeno altre due lingue. C'è poi una posizione aperta da produttore associato a Londra per trasmettere video online. Il social network da alcune settimane ha iniziato a testare un servizio di notifica per informare gli utenti sulle breaking news, usato ad esempio nell'attentato di Berlino.
Da tempo, inoltre, la compagnia sta stringendo accordi per trasmettere contenuti premium, tra cui spiccano le partite della Lega nazionale di football degli Usa. La strada è quella seguita da Facebook, con il numero uno Mark Zuckerberg che il mese scorso ha ammesso che la sua creatura è una media company, anche se atipica. «Facebook non una società tecnologica tradizionale ma neanche una media company tradizionale», ha detto. «Non scriviamo le notizie che le persone leggono sulla piattaforma, ma sappiamo che facciamo molto di più che distribuire notizie».