Fino a dove può spingersi l’intelligenza artificiale al servizio della musica? Lo dimostra l’esperimento fatto da Over The Bridge, organizzazione canadese che tramite l’algoritmo ha “resuscitato”, se così si può dire, artisti come Amy Winehouse, Kurt Cobain, Jimi Hendrix e Jim Morrison. In “Lost Tapes of the 27 Club”, mini album pubblicato su YouTube e sulle piattaforme di streaming il cui titolo è un riferimento al club che accomuna le grandi rockstar morte a soli 27 anni per via degli eccessi, l’organizzazione – che ha inserito il progetto in una campagna di sensibilizzazione sulla salute mentale dei musicisti – ha raccolto quattro canzoni che sembrano uscire fuori dagli archivi della diva soul britannica, dell’icona del grunge, del leggendario chitarrista e del frontman dei Doors (e che in effetti suonano come inediti). Realizzate però con un software.
Amy Winehouse, Kurt Cobain, Jimi Hendrix e Jim Morrison: le quattro voci rivivono in un album grazie ad un algoritmo
di Mattia Marzi
Mercoledì 14 Aprile 2021, 12:53
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12 Maggio, 14:53
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