Auto elettrica, la ricarica è sempre più domestica: basta una wallbox

Auto elettrica, la ricarica è sempre più domestica: basta una wallbox
di Nicola Desiderio
Mercoledì 17 Marzo 2021, 11:32 - Ultimo agg. 18 Febbraio, 10:54
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Uno dei problemi dell’auto elettrica è la rete di ricarica pubblica. Eppure, stando alle statistiche, almeno l’80-90% delle ricariche delle auto a batteria – elettriche o ibride plug-in che siano – avviene a casa. Necessità, comodità o altro? Tutte e tre le cose alle quali va aggiunto un fattore fondamentale: il costo. Ogni kWh di energia domestica costa intorno ai 0,20-0,25 euro, la metà o anche meno che alle colonnine pubbliche che, nella maggior parte dei casi, non assicurano neppure velocità di ricarica maggiore. La colpa non è certo dell’infrastruttura, ma dei caricatori di bordo delle vetture la cui potenza determina a quale ritmo si rifornisce l’auto dotata di batteria. La ricarica domestica è decisiva per incamerare quei risparmi che è lecito attendersi a fronte di costi di acquisto del veicolo superiori. Calcolando che i consumi di un’auto elettrica sono in media tra i 4 e 7 km per kWh, i costi alla colonnina possono avvicinarsi a quelli di una normale auto a pistoni. A casa invece il risparmio è netto, a patto che si faccia un piccolo investimento per la cosiddetta wallbox. La wallbox è un dispositivo che fornisce energia con potenza e amperaggio superiore a quelli rispettivamente da 2,3 kW e 16A ottenibili dalla presa domestica di tipo Shuko. La presa della wallbox è invece di tipo Mennekes, la stessa che si trova sulle colonnine.

SENZA RISCHI

La scelta è consigliabile in ogni caso per la sicurezza poiché una normale presa domestica non è studiata per sopportare sistematicamente passaggi così intensi e massicci di energia. Il costo parte da meno di mille euro per potenze da 3,7 kW, 6,6 kW, 7,4 kW, 11 kW, 16,5 kW e 22 kW. La scelta dipende dal caricatore installato sulla vettura. L’avvertenza è prenderne una di potenza pari o superiore così da sfruttare al massimo la potenza del sistema di bordo. I tempi di ricarica possono essere calcolati facilmente: con 3,7 kW si ricaricano 3,7 kWh di energia ogni ora. L’equazione tuttavia non vale sempre per potenze superiori e dipende anche dal sistema raffreddamento della batteria e dal grado di ricarica iniziale.

Se infatti è ad aria, è assai probabile che il picco non sia raggiunto subito e che sia mantenuto per tutto il processo di ricarica rallentando notevolmente dopo che si è superato l’80%.

Se invece il raffreddamento è a liquido, la velocità di ricarica maggiore e costante. In ogni caso, tutti i costruttori consigliano di non superare proprio la soglia dell’80% poiché non è conveniente né per i tempi né per la durata della batteria. L’ideale per la salute di questo fondamentale – e costoso – organo delle vetture elettrificate è non scaricarlo eccessivamente e non caricarlo completamente, ma agire con quelli che vengono tecnicamente definiti come “biberonaggi”, ovvero aggiunte parziali di energia in base alle reali esigenze superando l’ansia da autonomia che spingerebbe ogni volta a fare il pieno per la paura di rimanere per strada. Per ottimizzare i consumi e la gestione delle batterie, risultano utili i sistemi che permettono di programmare, anche a distanza tramite smartphone, la ricarica in base all’orario di partenza e persino la temperatura interna dell’abitacolo. La climatizzazione – per raffreddamento o riscaldamento che sia – divora infatti molta energia accorciando l’autonomia mentre partire con la temperatura giusta riduce questa perdita.

LE OFFERTE

Le wallbox possono essere acquistate a parte, direttamente dalle società fornitrici di energia o dalle case automobilistiche che dispongono di prodotti con il proprio marchio o di partner offrendo pacchetti che comprendono anche la verifica tecnica e il montaggio. Negli ultimi anni le procedure di installazione all’interno dei condomini sono state semplificate, anzi le leggi la incentivano all’interno delle nuove costruzioni. Esistono anche interessanti incentivi in forma di detrazione al 50% o addirittura del 110% qualora l’installazione avvenga nell’ambito di una ristrutturazione con efficientamento energetico. La vostra abitazione diventerà così la casa del nuovo modo di vivere e di muovervi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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