Auguri Aeolus. Spenge oggi 3 candeline il cacciatore di venti Aeolus: lanciato il 22 agosto 2018, il satellite sperimentale dell'Agenzia spaziale europea (Esa) studia la distribuzione dei venti terrestri con un'accuratezza mai raggiunta prima, per ottenere informazioni sempre più dettagliate su meteo, clima e inquinamento. Ha dato il suo prezioso contributo anche durante l'emergenza Covid-19, quando la cancellazione di molti voli di linea aveva ridotto l'acquisizione di dati meteo. Aeolus è rimasto sempre operativo con il suo innovativo strumento Aladin (Atmospheric LAser Doppler INstrument), dotato del più potente trasmettitore laser operante nell'ultravioletto mai costruito per un'applicazione spaziale, che è stato realizzato dalla Leonardo negli stabilimenti di Pomezia e Campi Bisenzio grazie al contributo dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). È proprio la rivoluzionaria tecnologia laser che, generando pulsazioni di luce Uv inviate nell'atmosfera, mette in evidenza i venti globali, da 30 chilometri fino al suolo.
#Aeolus turns three today!🎉🎂 Launched on 22 August 2018, it is @esa's youngest #EarthExplorer and the first #satellite mission to acquire profiles of Earth’s winds on a global scale. Its data has already been assimilated by five international weather services🛰️ pic.twitter.com/bOznguwtNy
— esa aeolus mission (@esa_aeolus) August 22, 2021
Si tratta di un approccio totalmente nuovo nella misurazione del vento dallo spazio. Aeolus può analizzare aree che non sono ancora raggiungibili dai mezzi di rilevazione classici (palloni sonda o aerei) e quindi approfondire la nostra conoscenza dei venti, portando benefici a tante attività lavorative quotidiane come l'agricoltura o la navigazione. Nel 2020, l'Esa ha reso pubblici i dati raccolti dal satellite e quindi potenzialmente utilizzabili dai centri di previsione metereologica di tutto il mondo.