TikTok, un nuovo mondo di parole: dal corsivo agli acronimi

TikTok, un nuovo mondo di parole: dal corsivo agli acronimi
di Andrea Boscaro
Mercoledì 19 Ottobre 2022, 12:29 - Ultimo agg. 20 Ottobre, 07:53
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Se, dopo aver scoperto, la scorsa estate, che esisteva un modo di parlare in “corsivo”, avete reagito con un laconico «questo è troppo, fatemi scendere», allora la piattaforma di analisi dei trend che TikTok mette a disposizione non fa per voi.

Grazie all’osservazione e all’analisi di milioni di video e di conversazioni, di like e commenti, tale sistema offre una finestra aperta sugli argomenti di cui parla la Generazione Z e forse ne anticipa la diffusione al pubblico più vasto degli altri social media, della televisione, dei giornali. Così è accaduto nel caso di artisti, gusti musicali, mode e ovviamente modi di dire e tormentoni. Se consideriamo che la app è passata, in un anno, da 9 a 17 milioni di utenti mensili in Italia, concludiamo che non di soli giovanissimi si tratta e che la velocità di diffusione delle tendenze che vi emergono è più che comprensibile.

LE ESPRESSIONI

Intendiamoci, su TikTok si usano anche espressioni ormai di uso comune come «ti sblocco un ricordo» per condividere oggetti ed esperienze ormai appartenenti al passato e hanno un grande successo anche video che riportano hashtag dal significato intuitivo come #maremosso – anzi, sono fra i più celebri nel mondo dei viaggi – ma i seguenti trend sono quelli che, nel nostro Paese, risultano diffusi e per lo più incomprensibili a chi non frequenti con assiduità la piattaforma o il mondo dei teenager. Alcuni hashtag ricorrenti sono dei semplici acronimi come OOTD (Outfit of the Day) e POV (Point of View) anche se in realtà il loro uso è gergale: #POV ad esempio sono i video che fanno il verso a personaggi o situazioni comuni estremizzandone le conseguenze con un intento satirico. I contenuti etichettati con #maestridelpov hanno generato 644 miliardi di visualizzazioni. Trovano poi spazio nuovi modi di guadagnare, come il Dropshipping grazie al quale si compra tipicamente su Aliexpress per rivendere su Amazon, o di cogliere le occasioni di quel grande mercatino dell’usato rappresentato da Vinted fino ad arrivare al successo (1,3 miliardi di views) che riscuotono online i video delle esperienze avventurose vissute sulla Zipline, il cavo che corre fra i boschi del Lago Maggiore.

I PERSONAGGI

Più probabile però è che i meno avvezzi a TikTok provino il disincantato sconcerto di Ivano Monzani, l’addetto alla sicurezza del concerto di Fedez diventato simbolo di tutti i boomer, di fronte ai video #scuderiavecchiascuola (54 milioni di visualizzazioni) pubblicati dai camionisti e ancora di più di fronte a quelli che raccolgono la sfida del Mukbang e che consumano quantità enormi di cibo in diretta streaming dal proprio cellulare. L’hashtag Mukbang ha raggiunto 83 miliardi di views e il suo successo è inversamente proporzionale all’opportunità di seguirne l’esempio. Ovviamente i rapper che già riempiono i palazzetti e gli stadi d’Italia, Sfera Ebbasta su tutti, vanno per la maggiore. Anche su TikTok spopolano i personaggi di talent e reality, ma è sotto l’hashtag #altok che si raccolgono comunità specifiche, nelle quali è curioso osservare i contributi e le conversazioni degli attivisti, dei complottisti e persino degli appassionati di fagioli che forse non ricordano il Trinità di Terence Hill, ma si accalorano attorno ai video #beanstok. TikTok non è un Paese per boomer, dunque. O forse sì, non appena si giunge a realizzare il fatto che ogni generazione ha le sue mode, il suo lessico, i suoi comportamenti osservando i quali, tra qualche anno, sarà la prima a farne una nostalgica, ma calda risata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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