Trieste, si accende qui il superhub della tecnologia firmata Bat

Trieste, si accende qui il superhub della tecnologia firmata Bat
di Lisa Zancaner
Mercoledì 17 Novembre 2021, 11:05 - Ultimo agg. 19 Novembre, 12:22
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Un investimento da 500 milioni di euro nei prossimi 5 anni e 2.700 posti di lavoro. Con questi numeri Trieste attrae la Bat, pronta ad aprire un centro di innovazione e sostenibilità di livello mondiale, “A Better Tomorrow Innovation Hub”. E non è un caso che Trieste, Città Europea della Scienza 2020, sia stata scelta come sede dell’impianto: è la città con il più alto numero di ricercatori in Europa e ospita 30 centri attivi. Bat, azienda leader nel settore dei beni di consumo multi-categoria, si è posta l’obiettivo di creare “A Better Tomorrow”, attraverso la riduzione dell’impatto sulla salute delle sue attività e, per farlo, punta a offrire una maggiore scelta di prodotti di qualità a minore rischio rivolti a tutti i consumatori adulti. Il gruppo, che conta oltre 50.000 dipendenti e opera in oltre 180 Paesi, con 11 milioni di punti vendita e 45 centri di produzione in 43 mercati, ribadisce la consapevolezza che le sigarette soggette a combustione comportano gravi rischi per la salute, e che l’unico modo per evitare questi rischi sia non iniziare o smettere di fumare. Per questo, Bat sta incentrando il suo business su prodotti a potenziale rischio con l’ambizione di avere su scala globale 50 milioni di consumatori dei suoi prodotti non soggetti a combustione entro il 2030.

LA SINERGIA

 Per perseguire quest’obiettivo, Bat ha strizzato l’occhio a Trieste. Qui, infatti, nascerà un hub in grado di ospitare un nuovo centro di produzione e una Digital boutique, ovvero un laboratorio di innovazione e centro di eccellenza per la trasformazione digitale e il marketing digitale, dedicato alla ricerca, sviluppo e produzione di linee di prodotto a potenziale rischio ridotto dell’azienda. Il nuovo hub sarà realizzato in collaborazione con Interporto Trieste e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale-Porti di Trieste e Monfalcone. Una sinergia che ha riscosso il pieno apprezzamento delle istituzioni. «Possiamo partire da qui per dimostrare che l’Italia può essere il luogo d’eccellenza per costruire un futuro migliore», dice il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti. E sarà anche «un percorso che incrocerà le direttrici di investimento del Pnrr», ricorda a sua volta il ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli. Soddisfatti ovviamente i vertici regionali: «Questo di Bat rappresenta un investimento che, in termini occupazionali e di indotto, possiede tutti i presupposti per diventare un elemento di crescita economica del territorio», spiega il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, mentre il presidente dell’Autorità del sistema portuale Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostno evidenzia il «primo vero insediamento industriale in Porto Franco negli ultimi trent’anni. Siamo di fronte a un evento eccezionale che accogliamo con entusiasmo». Attraverso questo progetto, Bat rinnova la fiducia e l’importanza dell’Italia all’interno della sua strategia di trasformazione e compie un ulteriore passo verso la costruzione di “A Better Tomorrow”. «La città di Trieste è stata scelta come sede di questo progetto in quanto centro leader per l’innovazione, cosa che dimostra le centralità del nostro Paese – dice Roberta Palazzetti, presidente di Bat Italia – Con quest’iniziativa vogliamo assumere un ruolo più attivo nella trasformazione del nostro settore, attraverso lo sviluppo di prodotti innovativi che soddisfino le preferenze dei consumatori adulti e attraverso un processo di innovazione continua che possa realizzare un reale cambiamento in termini di sostenibilità e di riduzione del nostro impatto sulla salute».

LO SVILUPPO

Con questi obiettivi in mente, l’edificio sarà realizzato seguendo elevati standard di sostenibilità per ridurre l’impatto ambientale e con l’obiettivo di essere carbon neutral.

Ci sarà una particolare attenzione all’efficienza energetica, all’utilizzo di fonti rinnovabili e alla tutela dell’ambiente e sarà realizzato un impianto fotovoltaico per la produzione di energia. Il nuovo hub sarà situato nella nuova zona franca di Bagnoli della Rosandra. Il progetto, i cui lavori inizieranno a fine anno, con il completamento del primo modulo e la sua attivazione previsti a maggio 2022, prevede lo sviluppo di 12 linee di produzione su un’area di 20.000 metri quadrati per il mercato italiano e l’esportazione globale dei prodotti a potenziale rischio ridotto, come le sigarette elettroniche, i prodotti a tabacco riscaldato glo e moderni prodotti orali. Inoltre, saranno sviluppati anche dei prodotti per la terapia sostitutiva della nicotina

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