ChatGPT, cos'è l’intelligenza artificiale che fa i temi al posto degli studenti. «Microsoft pronta a investire 10 miliardi»

Negli ultimi giorni il software ha smesso di funzionare per le infinite richieste degli utenti

ChatGPT, cos'è l’intelligenza artificiale che fa i temi al posto degli studenti. «Microsoft pronta a investire 10 miliardi»
ChatGPT, cos'è l’intelligenza artificiale che fa i temi al posto degli studenti. «Microsoft pronta a investire 10 miliardi»
di Angela Casano
Domenica 15 Gennaio 2023, 10:38 - Ultimo agg. 19 Marzo, 00:18
3 Minuti di Lettura

Conversazioni articolate e risposte accurate. Per alcuni è ancora un semplice passatempo, per altri un vero slancio al futuro: è il caso di un nuovo chatbot (software creato per simulare una conversazione con un essere umano) gestito da un’intelligenza artificiale che, nelle ultime settimane, è diventato un fenomeno virale sul web per la sua capacità di sostenere conversazioni in tempo reale dando risposte flash.

E pare che incuriosisca anche gli studenti: i più furbi, infatti, hanno trovato la soluzione più semplice per sviluppare i compiti assegnati dai professori affidandoli a un tuttologo virtuale. Si chiama ChatGPT, ed è un software totalmente gratuito, la cui prima versione ufficiale è stata rilasciata lo scorso 30 novembre. Fresca e innovativa, la sua tecnologia risulta essere così efficace che Microsoft vorrebbe integrarla nel suo pacchetto Office.

La sfida di Google: decifrare la scrittura 'poco comprensibile' dei medici. Ecco come

WhatsApp, recuperare i messaggi eliminati: la nuova funzione Accidental Delete (che funziona solo in due casi)

ChatGPT, cos'è

La chatbot sviluppata dal laboratorio di ricerca Open AI, organizzazione fondata da Elon Musk (oggi non più socio) e Sam Altman, è in grado di generare testi, presi da internet e dal suo infinito database. Come funziona? Le risposte a una richiesta specifica possono essere fornite in tantissime lingue: più si entra nel dettaglio, più facilmente il software sarà in grado di rispondere adeguatamente a una domanda di partenza.

Il sito, infatti, è stato progettato per simulare le conversazioni umane imitandone anche lo stile. È in grado di contestare ragionamenti errati ma allo stesso tempo è in grado di "alzare le mani" e di ammettere i suoi errori.

Le università ne hanno vietato l'uso


ChatGPT è uno strumento che per la sua autosufficienza spaventa, soprattutto se si amplia il suo utilizzo in contesti scolastici. Diverse università hanno già cominciato a vietarne l’uso: da New York all’Australia l’accesso al bot sarà proibito a causa delle preoccupazioni per l'impatto negativo che può avere sull’apprendimento degli studenti.

L'allarme è partito da un professore del Maryland, Darren Hudson Hick, il quale ha scoperto come una sua alunna abbia usufruito dell’AI per la stesura di un tema: a livello sintattico il testo era perfettamente coerente, ma aveva poco senso. 

La trattativa con Microsoft


Nonostante il software chatGPT presenti ancora dei bug (negli ultimi giorni ha smesso di funzionare per le infinite richieste degli utenti), rumors di mercato lo vedrebbero già al centro di una trattativa con Microsoft: l’azienda multinazionale, infatti, vorrebbe investire nella chatbot circa 10 miliardi di dollari per poterla inserire nel suo sistema Office e integrarla nel browser Bing, il motore di ricerca che fa a gara con, almeno fino al momento, l’imbattibile Google.

Sarà questo il futuro della scrittura? Con buona pace degli autori di testi originali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA