Elon Musk e Twitter. Nuova puntata di quella che assume sempre più i contorni di una "telenovela hi-tech". Dopo aver chiesto ai suoi 122 milioni di follower se dovesse ripristinare gli account dei giornalisti sospesi, Musk pubblica un altro sondaggio sulla piattaforma ma questa volta sul suo futuro. E con un risultato che è apparso segnato sin dall'inizio Musk lo ha "perso".
Should I step down as head of Twitter? I will abide by the results of this poll.
— Elon Musk (@elonmusk) December 18, 2022
Su 17,5 milioni di voti espressi il 57,5% dei partecipanti ha suggerito all'imprenditore di abbandonare la guida di Twitter: una indicazione che Musk si è impegnato a rispettare nel momento stesso in cui ha lanciato la consultazione.
Twitter, il sondaggio di Musk
Il proprietario di Twiter aveva chiesto agli utenti se si dovesse dimettere dal ruolo di amministratore delegato (o di proprietario?), assicurando che quale che sarebbe stato il risultato lo avrebbe rispettato. Ennesima provocazione del miliardario? Dopo aver pubblicato il sondaggio Musk ha twittato anche un messaggio sibillino: «Stai attento a ciò che desideri, perché potrebbe verificarsi».
Le polemiche
Musk si è sottoposto al voto degli utenti al termine di settimane di forti polemiche dopo la sua "conquista" di Twitter (con relativi licenziamenti, dimissioni e cambi di rotta). A diverse ore dal termine del sondaggio con oltre 13 milioni di voti espressi, il 56% delle risposte sono per un sì. Il fondatore di Tesla si è peraltro impegnato a rispettare l'esito della consultazione ma dopo le prime indicazioni (chiaramente negative sul suo operato) ha già postato due tweet piuttosto polemici: il primo dice «come recita il proverbio, attento a quello che desideri, perché potresti ottenerlo», mentre nel secondo scrive che «quelli che voglio il potere sono quelli che meno lo meritano». Peraltro la formulazione della domanda di Musk è piuttosto vaga: parlando di "guida" di Twitter, non è chiaro se si riferisca al suo ruolo di amministratore delegato o di proprietario del social. La cui acquisizione sta scavando - per fuga degli investitori e spese di gestione del debito - una voragine nel patrimonio di quello che resta l'uomo più ricco del mondo.
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