Nel 2023 il Cloud Computing avrà sempre di più un ruolo da protagonista

Creare team in grado di gestire più cloud diventa una sfida importante

Nel 2023 il Cloud Computing avrà sempre di più un ruolo da protagonista
Nel 2023 il Cloud Computing avrà sempre di più un ruolo da protagonista
di Guglielmo Sbano
Giovedì 15 Dicembre 2022, 17:23
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Il multicloud acquisterà sempre più importanza man mano che un numero maggiore di servizi si sposterà dall'on-premise al cloud. Secondo la società di ricerca Gartner, si prevede che la spesa on-premises rispetto a quella cloud si invertirà entro il 2025. Sebbene questa continua migrazione verso il cloud non sia sorprendente, l'adozione del cloud continuerà ad accelerare nel 2023, a causa di problemi legati alla catena di fornitura che impongono agli acquirenti di guardare oltre l'hardware on-premise per risolvere i problemi di approvvigionamento e perseguire obiettivi di sostenibilità ambiziosi. La rapida adozione di cloud multipli è ancora più interessante: l'89% delle aziende, infatti, utilizza più cloud per gestire servizi, operazioni e infrastrutture informatiche, una tendenza dettata dalla necessità di promuovere l'innovazione e garantire sicurezza, scalabilità e flessibilità al di fuori del proprio data center.

In tale contesto, a causa del numero sempre crescente di aziende che adottano cloud, il problema dello skill gap passerà da una feroce competizione tra i datori di lavoro per trattenere i migliori talenti, una tendenza già emersa nel 2022, per fronteggiare una situazione in cui saranno necessarie competenze di nicchia per avere successo. È difficile trovare personale in grado di lavorare con abilità in un solo cloud.

Creare team in grado di gestire più cloud diventa una sfida importante e può richiedere lunghi periodi di formazione e le aziende hanno bisogno proprio di questo.  

Parallelamente, anche la sostenibilità diventerà sempre più importante per gli acquirenti del settore It che avranno bisogno di più informazioni a sostegno delle dichiarazioni ricevute dai fornitori. Questi ultimi, dovranno dimostrare che stanno lavorando al raggiungimento di una maggiore sostenibilità e che i propri prodotti hanno caratteristiche che possano garantire la loro sostenibilità. Essi dovranno inoltre, impegnarsi maggiormente per aumentare l'efficienza energetica delle loro strutture e apparecchiature on-premise e fornire metodi migliori per la categorizzazione dei dati che consentano agli acquirenti di esaminare l'intero patrimonio di informazioni e di suddividere i dati  acquisiti in livelli, il che risulta essere particolarmente efficace nel cloud. Se consideriamo che il 68% dei dati viene utilizzato una sola volta, possiamo capire come lo spostamento di questi dati inutilizzati nel cloud, dove possono essere suddivisi in livelli e trasferiti verso soluzioni di storage a basso costo, sia vantaggioso per il pianeta. 

Le sfide attuali in termini di salute, economia e guerra rendono la resilienza informatica più cruciale che mai. Le aziende e le organizzazioni faranno più che mai affidamento sulle risorse informatiche, per garantire una protezione completa dei propri dati ed il loro rapido recupero. La questione non è più se subiranno un attacco piuttosto, quando e con quale frequenza, un problema che affligge un considerevole numero di piccole e medie imprese non ancora preparate. In passato, la strategia di difesa informatica di un'azienda si concentrava sull'anticipazione dell'attacco, mentre oggi si tratta più che altro di reagire velocemente in caso di attacco e di recuperare rapidamente dopo di esso. Rilevamento, protezione e ripristino saranno le parole d'ordine della cybersecurity nel 2023.  

Infine il quantum computing ibrido, che inizierà a passare dall'ideazione all'applicazione pratica, con inevitabili ricadute sull’aspetto della cybersecurity. Le aziende dovranno, dunque, pensare alla crittografia dei dati molto più che in passato per contrastare i criminali informatici che sono sempre più specializzati e numerosi. È emerso infatti, anche se non è un rischio imminente, che anche il quantum possa rappresentare una minaccia per la crittografia dei dati sensibili. Per esempio: immaginiamo di progettare e costruire un caccia militare, operazione che può richiedere più di un decennio; poi il velivolo rimane in servizio per 20 anni e tutti i dati associati all'aereo e alle sue missioni rimangono riservati per altri 20 anni. Quei dati devono essere protetti per oltre 50 anni. Per i criminali basta rubare questi dati anche una sola volta e poi attendere che la potenza Quantum necessaria per decifrarli sia raggiunta. Per questi motivi, è importante pensare non solo a come proteggere i dati, ma anche alle più avanzate  tecniche di crittografia e decrittografia. I computer normali, anche quelli più potenti, impiegherebbero decenni per rompere questi algoritmi di crittografia mentre l'ibrido quantistico sarà in grado di violare i protocolli di crittografia esistenti in meno di un decennio. 

Le aziende guardano con sempre maggiore attenzione alla cybersecurity e grazie all’approccio basato sul cloud, riescono a risolvere problemi di sicurezza che un tempo sembravano irrisolvibili.    

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