New space economy da mille miliardi di dollari, il futuro della Terra passa dallo Spazio. Il ruolo dell'Italia

New space economy da mille miliardi di dollari, il futuro della Terra passa dallo Spazio. Il ruolo dell'Italia
New space economy da mille miliardi di dollari, il futuro della Terra passa dallo Spazio. Il ruolo dell'Italia
Paolo Ricci Bittidi Paolo Ricci Bitti
Venerdì 11 Novembre 2022, 13:56 - Ultimo agg. 14 Novembre, 13:07
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Una fotografia della New space economy in tumultuosa espansione alla vigilia del primo lancio della missione Artemis che riporterà l'uomo sulla Luna (appuntamento al 16 novembre); alla vigilia della Ministeriale del 22 e 23 novembre, ovvero dell'incontro fra i ministri dei 22 paesi che fanno parte dell'Agenzia spaziale europea; alla vigilia, infine, dell'Expoforum europeo Nse, appunto, New space economy, della Fondazione Amaldi che torna alla Fiera di Roma dal 1° al 3 dicembre.

Dai primi vaticini di Warren Buffett, che ha iniziato a investire in aziende aerospaziali assai prima del più giovani tycoon come Elon Musk e Jeff Bezos, allo sbarco appunto dei "privati" che ora affiancano le storiche agenzie governative, l'economia legata allo spazio ha appena rallentato durante la pandemìa per ripartire al galoppo in ogni settore: dall'esplorazione spaziale con equipaggi e senza, all'osservazione della terra e alle comunicazioni satellitari e al nascente turismo spaziale. Entro la fine del prossimo decennio, le valutazioni sono concordi, il giro di affari raggiungerà il trilione di dollari, insomma mille miliardi rispetto ai 370 nel 2021 (+6% rispetto al 2020) e si stima salirà a 642 miliardi di dollari nel 2030

In dieci anni sono stati investiti 264 miliardi di dollari in oltre 1700 società; nel 2021 le startup hanno raccolto capitali record per 15 miliardi di dollari, il doppio rispetto ai 7,7 miliardi del 2020.

Un fiume di denaro che scorre sempre nella consepevolezza che il futuro della Terra e la sua difesa anche nei confronti dei cambiamenti climatici potrà essere garantito solo puntando sullo Spazio.

E l'Italia? Terza nazione ad avere mandato in orbita un satellite dopo Urss e Usa e componente del ristrettissimo club di paesi che hanno accesso autonomo allo spazio, l'Italia siede da sempre al tavolo delle Grandi. Viaggia fra il sesto e il settimo posto al mondo nelle spese in rapporto al Pil (terza in Europa dopo Francia e Germania) con il Pnrr che ha permesso al monte degli investimenti di salire a 4,6 miliardi di euro con la possibilità quindi di incrementare la posizione sul podio mondiale nel campo dell'esservazione della Terra, delle comunicazioni satellitari e della produzione stessa di satelliti, lanciatori (i razzi), e moduli abitativi e di servizio delle stazioni spaziali e presto dei villaggi lunari. Una realtà che gravita su una rete, compreso l'indotto, di oltre 700 aziende diffuse su tutto il territorio nazionale e corrdinate dall'Agenzia spaziale italiana.

La fotografia in numeri della New space economy è stata scattata da Klecha & Co, investment bank paneuropea indipendente specializzata nei settori tech. Fondata nel 2009, è presente a Milano, Londra, Parigi e New York

Il rapporto inquadra lo stato dell’arte e le prospettive di un’industria in forte crescita e vengono inoltre identificate le principali sfide e le opportunità connesse allo sviluppo della space industry e i diversi ambiti di applicazione delle tecnologie spaziali.

Il rapporto

Un settore in forte crescita

La space economy è l’insieme delle attività pubbliche e private in ambito spaziale e l’intera filiera ad esse connesse è formata da 130 agenzie governative, 150 centri di ricerca e sviluppo e ben 10.000 aziende. Dopo aver registrato un calo del 4% nel 2020 a causa del Covid, nel 2021 il settore è arrivato a valere 370 miliardi di dollari e si stima proseguirà la sua corsa con una crescita del +74% entro il 2030, anno in cui dovrebbe raggiungere i 642 miliardi di dollari1. Tale trend porterà la space economy a toccare nel 2040, potenzialmente, il valore di 1 trilione di dollari.

La navigazione satellitare e i sistemi di comunicazione satellitare continuano ad essere i maggiori contributori di crescita, rappresentando rispettivamente il 50% e il 41% del valore complessivo del mercato.

Cresce l’interesse degli investitori

Secondo il rapporto Start-Up Space 2022 di Bryce Tech, il 2021 è stato l’anno dell’avvio di una nuova importante fase di crescita del settore: gli investimenti nelle startup dell'economia spaziale, hanno raggiunto un nuovo record di 15 miliardi di dollari, battendo il precedente di 7,7 miliardi di dollari raggiunto nel 20202.

La corsa del settore è proseguita nel 2022: da inizio anno sono stati raccolti capitali per un totale di 13,8 miliardi di dollari in 236 round. In particolare, 155 di queste operazioni hanno riguardato investimenti early stage in startup, per 1,6 miliardi di dollari3.

Nel solo secondo trimestre del 2022 si sono realizzate sei exit da società spaziali che hanno garantito agli investitori quasi 4,3 miliardi di dollari di valore, mentre, parallelamente, i fondi di venture capital hanno investito 4,2 miliardi di dollari in 82 aziende spaziali.

Inoltre, dal 2021 ad oggi, sono state annunciate 12 Ipo Spac incentrate sull'economia spaziale con piani di crescita molto ambiziosi nei prossimi anni.

Complessivamente, negli ultimi 10 anni sono stati investiti in 1.727 società operanti nel settore circa 264 miliardi di dollari e oggi si contano oggi oltre 5.000 investitori che hanno destinato il 90% degli investimenti allo sviluppo di tecnologie satellitari come GPS, intelligenza geospaziale e comunicazioni satellitari.

Sfide e opportunità

La proliferazione di aziende private nel settore sta trainando il mercato globale dell'economia spaziale.

In particolare, tali aziende stanno rispondendo alla crescente domanda di veicoli spaziali cargo, di lanci di satelliti e una maggiore esplorazione dello spazio profondo anche attraverso la realizzazione di infrastrutture dedicate. I leader aziendali del settore privato, come Virgin Glactic, SpaceX, Blue Origin, hanno trasformato il sogno impossibile dei viaggi spaziali in un'industria: il 2021 ha visto la realizzazione di 64 viaggi spaziali commerciali, più del doppio rispetto agli anni precedenti. Il futuro di questo settore dipenderà dalla sua redditività e sostenibilità finanziaria, e dalla domanda commerciale che si svilupperà.

La proliferazione della space economy comporta il dover affrontare anche crescenti sfide connesse alla sicurezza informatica che devono essere gestite attentamente. Le tecnologie realizzate nell’ambito della space industry trovano applicazione sin ambito militare e civile/pubblico, che diventano possibili target di attacchi informatici, soprattutto in occasione di sconvolgimenti geopolitici. Nel febbraio 2022, quando è iniziata l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, un numero enorme di modem satellitari in Ucraina e in Europa sono stati disabilitati da un attacco informatico, spingendo l'operatore globale Viasat a eseguire un “hard reset” per continuare a fornire comunicazioni cruciali.

Oltre a questo esempio, esistono diversi punti di vulnerabilità nei sistemi di terra e nelle apparecchiature di rete che sono necessari per controllare i sistemi spaziali. Se un hacker si infiltrasse nel sistema terrestre e fornisse ad un satellite informazioni false, potrebbe provocare una collisione interstellare e abbattere importanti reti di comunicazione in tutto il mondo. La proliferazione di questa tecnologia rende ancora più importante la collaborazione internazionale sulla sicurezza informatica.

Ambiti di applicazione delle tecnologie spaziali

Molte aziende stanno iniziando a puntare sulle tecnologie spaziali, in particolare per applicazioni che richiedono una migliore connessione o monitoraggio ambientale. La finanza, ad esempio, è alla ricerca di dati spaziali quantitativi per le variabili Esg, a causa del crescente interesse del settore per la finanza sostenibile e dei vincoli normativi.

Cambiando ambito, gli appassionati della realtà virtuale sono alla ricerca di elementi sempre più sofisticati e basati sul realismo nei videogiochi, la possibilità di utilizzare immagini satellitari ad alta risoluzione migliorerebbe ancora di più l’esperienza.

L’Internet of Things è già da tempo fondamentale in diversi settori: le comunicazioni satellitari, in questo caso, possono offrire connettività "IoT" in luoghi remoti, su navi o durante viaggi a lunga distanza.

Lotta al cambiamento climatico

La tecnologia spaziale e i servizi satellitari possono fare la differenza anche nella mitigazione dei cambiamenti climatici: con i satelliti meteo è possibile monitorare e prevedere la potenza degli impianti fotovoltaici, ottenendo così informazioni utili per migliorare i sistemi e individuare i guasti che riducono la produzione di energia di oltre il 10% all'anno. Il telerilevamento, infine, rappresenta uno strumento prezioso nelle scoperte archeologiche, poiché tutte le immagini prese da piattaforme aeree o spaziali possono essere analizzate e indagate da professionisti in qualsiasi parte del mondo.

“La space economy globale rappresenta una grande opportunità per gli investitori – dice Stephane Klecha, cofondatore e managing partner di Klecha & Co. - I dati confermano come gli investimenti privati stiano trainando il settore. Alla costante innovazione tecnologica del settore, però, va affiancata una crescente attenzione in ambito cyber security, che svolge in tale ambito un ruolo fondamentale. Bisogna garantire la sicurezza informatica delle soluzioni spaziali, per evitare che gli hacker possano trasformarle in un’arma pericolosa. Se i governi, in sinergia con le società private, saranno in grado di garantire sostenibilità economica e sicurezza informatica, renderanno questa economia spaziale un mercato ad altissimo potenziale”.

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