Safer Internet Day 2021: l'Italia migliora di due punti ma adolescenti troppo esposti al web

Safer Internet Day 2021: l'Italia migliora di due punti ma adolescenti troppo esposti al web
Safer Internet Day 2021: l'Italia migliora di due punti ma adolescenti troppo esposti al web
Martedì 9 Febbraio 2021, 16:26
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Oggi è il Safer Internet Day 2021, la giornata dedicata all'uso responsabile della rete. In occasione di questa ricorrenza Microsoft ha pubblicato il Digital Civility Index per monitorare gli obiettivi raggiunti finora: emerge che migliora in tutto il mondo la civiltà online. L’Italia migliora di 2 punti e si posiziona al 12° posto, su 32, per l’esposizione ai rischi online: al primo posto della classifica troviamo i Paesi Bassi, e all'ultimo il Sudafrica. Tuttavia, secondo il 23% degli Italiani, la pandemia ha peggiorato il livello di civiltà online, e sono gli adolescenti i più esposti ai pericoli della rete rispetto allo scorso anno.

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Il punteggio

Il Microsoft Digital Civility Index analizza anche le attitudini e le percezioni degli adolescenti (13-17 anni) e degli adulti (18-74 anni). Secondo lo studio, a livello globale diminuisce l’esposizione di giovani e adulti ai rischi online. Il Civility Index globale migliora infatti di 3 punti: in tutto il mondo il web è percepito quindi come un luogo più civile e sicuro rispetto a un anno fa. Trend che Microsoft ha riscontrato anche in Italia, che migliora di 2 punti rispetto allo scorso anno. Al primo posto i Paesi Bassi, seguono il Regno Unito e gli Stati Uniti, ultimo nella classifica dei 32 Paesi si conferma anche quest’anno il Sudafrica. Se nel mondo però questo miglioramento è trainato dai giovani, in Italia invece è vero purtroppo il contrario: rispetto a un anno fa diminuisce di 5 punti l’esposizione ai rischi online tra gli adulti e aumenta invece di 1 punto tra i teenager.

Le percentuali

Complessivamente, in Italia emerge una percezione più positiva del livello di civiltà online, giudicato buono dal 37% degli intervistati, rispetto a un 34% a livello mondiale. Impressioni contrastanti invece circa l’impatto della pandemia Covid-19 sulle interazioni online da parte degli Italiani: se infatti da un lato il 23% dichiara un peggioramento della civiltà (a fronte del 22% a livello mondiale), riscontrando una maggiore diffusione di informazioni false o fuorvianti e la manifestazione online da parte delle persone delle proprie frustrazioni, dall’altro il 28% (a fronte del 26% globale) reputa invece l’educazione digitale migliore rispetto all’anno precedente, grazie a un maggiore senso di vicinanza e di condivisione della comunità.

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Gli insights

Ecco i principali insights della ricerca: contatti indesiderati, fake news e sexting indesiderato restano anche quest’anno i rischi più comuni riscontrati nel mondo, rispettivamente dal 40% 31% e 26% degli intervistati a livello globale.

Fake news, hate speech e discriminazioni sono i rischi online che sono cresciuti di più negli ultimi 5 anni: rispettivamente del +5%, +3% e del +2% in Italia, del +3%, +4%, +5% nel mondo. Il Cyberbullismo, continua a riscuotere vittime: il 30% degli intervistati italiani è stato coinvolto in un episodio di bullismo, 15% è la vittima diretta dei bulli. Percentuali inferiori rispetto alla media mondiale che si attesta intorno rispettivamente al 38% e al 19%.

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La cosiddetta Generazione Z è la più colpita con il 35% dei casi, seguiti dai Millennials con il 30%. Rispetto, sicurezza e civiltà sono i primi tre elementi che dovranno caratterizzare le esperienze online in questo decennio. Diminuisce la fiducia nella gestione dei rischi: rispetto allo scorso anno solo il 44% delle persone nel mondo si dichiara capace di gestire un eventuale pericolo online (-6%), e il 51% sa a chi rivolgersi (- 1%). È la Scuola l’entità da cui ci si aspetta il contributo maggiore per migliorare la civiltà online per il 49% degli intervistati, seguiti dai social media (47%) e le tech company 37% affinché introducano nuove policy e creino strumenti per promuovere comportamenti online più civili e rispettosi e punire condotte scorrette. La Scuola scende invece al terzo posto (41%) nei dati globali, preceduta da social media (52%) e media tradizionali (42%).

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La dichiarazione

In occasione del Safer Internet Day 2021, Silvia Candiani l'amministratore delegato di Microsoft Italia Silvia Candiani ha dichiarato che «il Microsoft Digital Civility Index di quest’anno riflette inevitabilmente quello che è stato il nostro vissuto, in un momento storico complesso come quello attuale. Abbiamo assistito a un aumento della forbice tra comportamenti corretti e inciviltà, con una crescita da un lato del senso di vicinanza e condivisione tra le persone, che ha condotto a una maggiore solidarietà anche online, dall’altro il moltiplicarsi di comportamenti scorretti, episodi sempre più frequenti di fake news ed hate speech», così Candiani.

Che poi ha proseguito: «È preoccupante constatare inoltre la diminuzione da parte delle persone della capacità e fiducia nel saper gestire i rischi online, segnale questo della necessità costante di portare avanti progetti di sensibilizzazione su questi temi. In un periodo di distanziamento sociale in cui molti di noi passano più tempo online che offline e le piattaforme sono sempre più numerose e pervasive, il Safer Internet Day diventa un appuntamento chiave per aiutare giovani e meno giovani a un uso consapevole degli strumenti digitali, insegnando loro come proteggersi dai pericoli della rete» ha commentato l'amministratore delegato di Microsoft Italia.

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I consigli

L'azienda ha anche lanciato il Digital Civility Challenge, ribadendo l’importanza di seguire quattro principi di buon senso per interazioni online più sicure, sane e rispettose con l’obiettivo di promuovere l’adozione di abitudini e pratiche online positive. Di seguito i consigli per una navigazione sicura e responsabile:

- Agire con empatia e gentilezza in ogni interazione e trattare tutti online e offline con dignità e rispetto;

- Rispettare le differenze, dando valore alle diverse prospettive e, quando emergono disaccordi, evitare accuse e attacchi personali;

- Pensare prima di rispondere: se non si è d’accordo su una determinata questione, non postare o inviare nulla che possa ferire l’altra persona, danneggiare la sua reputazione o compromettere la sua sicurezza;

- Difendere se stessi e gli altri, aiutando chi è vittima di abusi online o atti di crudeltà attraverso la segnalazione di comportamenti inappropriati o poco sicuri.

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