Buco nero al centro della Via Lattea, la nuova foto con il contributo della Federico II è la prova che esiste

Buco nero al centro della Via Lattea, la nuova foto con il contributo della Federico II è la prova che esiste
Giovedì 12 Maggio 2022, 16:08 - Ultimo agg. 13 Maggio, 08:17
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Fotografato il buco nero al centro della nostra galassia, la Via Lattea, e il più vicino, grazie alla collaborazione internazionale Event Horizon Telescope e con il contributo italiano di Istituto nazionale di astrofisica, Istituto nazionale di fisica nucleare, Università Federico II di Napoli e di Cagliari. L'immagine è la prova definitiva che al centro della Via Lattea c'è un buco nero. Pubblicato in 10 articoli su The Astrophysical Journal Letters, il risultato è annunciato in tutto il mondo a partire dalla Germania, con lo European southern observatory; in Italia da Inaf, Infn e le due università.

A tre anni dalla prima foto di un buco nero, quello della galassia M87, la nuova immagine conferma definitivamente l'esistenza di un buco nero al centro della nostra galassia: «una prova schiacciante», come l'hanno definita i ricercatori nella conferenza stampa organizzata a Roma: Ciriaco Goddi di Università di Cagliari, Inaf e Infn, Elisabetta Liuzzo Nicola Marchili e Kazi Rygl, tutti e tre dell'Inaf e, in collegamento, Mariafelicia De Laurentis di Università Federico II di Napoli e Infn, e Rocco Lico di Instituto de Astrofsica de Andaluca e Inaf.

Anche in questo scatto storico, frutto del lavoro di più di 300 ricercatori di 80 istituti in tutto il mondo che insieme formano la Collaborazione Eht, il buco nero non è visibile direttamente perché non emette luce: si vede uno spesso anello di gas brillante, delle dimensioni che avrebbe se fosse intorno alla Luna, che circonda una regione centrale scura chiamata ombra.

L'anello è prodotto dalla luce distorta dalla potente gravità del buco nero, che ha una massa pari a quattro milioni di volte quella del Sole ed è distante dalla Terra 27.000 anni luce, in direzione della costellazione del Sagittario. Sebbene i due buchi neri sembrino molto simili, quello della Via Lattea è oltre mille volte più piccolo e meno massiccio rispetto a quello di M87. La foto è stata ottenuta grazie a una rete globale di otto radiotelescopi, compreso il più potente del mondo: Alma, al quale l'Italia partecipa attraverso lo European Southern Observatory e ospita il nodo italiano del Centro regionale europeo Alma presso la sede dell'Inaf di Bologna.

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I radiotelescopi funzionano all'unisono, come fossero un uno strumento grande quanto la Terra e insieme sono stati puntati verso il cuore della galassia per diverse notti nell'aprile 2017, raccogliendo dati per molte ore di seguito, in modo simile a quando si fa una lunga esposizione con una macchina fotografica. Nonostante Sagiuttarius A sia molto più vicino rispetto al primo buco nero immortalato in una foto, ottenerne l'immagine è stato molto più difficile: poiché è più piccolo, il gas gli ruota intorno molto velocemente, impiegando pochi minuti completare un'orbita intorno al buco nero. Di conseguenza per ottenere l'immagine è stato necessario fare una media delle numerose immagini ottenute nella campagna di ricerca.

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