Il contraccettivo è green: l'idea di una scienzata

Il contraccettivo è green: l'idea di una scienzata
Giovedì 29 Maggio 2014, 12:40 - Ultimo agg. 12:51
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Lisbona - ​Verso contraccettivi «green», con un sempre minore impatto ambientale. «Il concetto di contraccettivo verde è una sfida. Una contraccezione efficiente è verde in sé, in quanto aiuta a controllare la popolazione, a vantaggio della salute dell'ambiente. Ma in questa categoria ci sono molti fattori migliorabili, per rendere minimo l'impatto ambientale di questi prodotti». Parola di Diana Blithe dei National Institutes of Health di Bethesda (Usa), che dal congresso dell'European Society of Contraception and Reproductive Health di Lisbona vede all'orizzonte una contraccezione più sostenibile, e propone di sviluppare un «punteggio green» che premi i contraccettivi più amici dell'ambiente.





La prima preoccupazione legata ai prodotti ormonali riguarda i composti che finiscono nelle acque e possono minacciare pesci e animali selvatici, avverte la studiosa. Il requisito fondamentale dei contraccettivi verdi è comunque l'efficacia,perché «un prodotto verde non è molto ultile se non funziona», riflette l'esperta.



Ma è importante anche la durata:«Sicuramente l'impatto ambientale è ridotto se il prodotto è a lunga durata, piuttosto che con assunzione giornaliera. Occorre esaminare anche i materiali coinvolti nel ciclo di vita di ciascun prodotto, le risorse necessarie per realizzarlo,il design, la produzione, le confezioni e il trasporto, e infine lo smaltimento. Ogni singola fase potrebbe essere migliorata con l'obiettivo di rendere minimo l'impatto per l'ambiente - assicura Blithe - La sfida è dimostrare il beneficio di questo processo e riuscire a coinvolgere produttori, distributori e utenti a contribuire al miglioramento del processo dal punto di vista dell'impatto ambientale».



Sviluppare un green score, assicura, incentiverà gli stessi produttori, ma anche gli utenti a migliorare i propri metodi o il sistema d'impiego. «Un'idea interessante» secondo Emilio Arisi, presidente della Società di medicina italiana della contraccezione (Smic).





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